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Politica venerdì 11 luglio 2025 ore 15:20
Presidenza Parco, la terna dal Ministero

L'assessora regionale Monni ha pubblicato un post su Facebook dove commenta le competenze dei tre nomi proposti dal Ministero dell'Ambiente
ARCIPELAGO TOSCANO — Il Ministero dell'Ambiente ha inviato alla Regione Toscana i nomi e i curricula dei tre candidati che propone per la presidenza del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Lo ha resi noto attraverso un post su Facebook Monia Monni, assessora regionale all'Ambiente.
Monni non scrive i nomi ma dai commenti alle competenze dei tre candidati la terna risulterebbe così composta: Damiano De Martino, caporeparto in un'azienda di Peccioli ed ex consigliere comunale di Terricciola, Matteo Arcenni, sindaco di Terricciola, e Cosimo Zecchi, imprenditore, condigliere comunale di Prato e dirigente nazionale di Fratelli d'Italia.
"Ho appena ricevuto tre CV, dal Ministero dell’Ambiente, per la nomina del nuovo Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Un incarico delicato: si tratta di guidare la tutela di un patrimonio straordinario, che unisce le isole dell’Elba, del Giglio, di Capraia, Montecristo, Gorgona. Un ecosistema fragile, una riserva di biodiversità che merita competenza tecnica e visione".
In un post pubblicato su Facebook l'assessora regionale all'Ambiente Monia Monni commenta le competenze dei tre candidati che sono stati proposti alla Regione Toscana dal Ministero dell'Ambiente per la presidenza del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
"Il primo - commenta Monni - è un perito chimico, con un curriculum ampio nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti di depurazione e trattamento dei rifiuti. Capisco che tutela dell'ambiente sia una definizione ampia...
Il secondo è un perito commerciale e ragioniere, Sindaco di un comune della provincia di Pisa (solo casualmente di centrodestra). Anche lui non risulta essersi mai occupato di biodiversità, parchi, ambiente in generale. A meno che “consulente per aziende agricole” venga considerato titolo coerente".
"Il terzo - prosegue Monni - è un dirigente nazionale di Fratelli d’Italia che, nel suo CV, si definisce “creatore di opportunità e sviluppatore di relazioni”. Aggiunge di essere un “pericoloso estremista: crede che la bellezza salverà il mondo e non accetta nessun compromesso sulla libertà”. E precisa, sempre nel curriculum, che “non si inizia nessun lavoro senza tre cose: senza sapere, senza potere, senza con il cuore volere”. Potrà con il cuore volere, ma sul sapere nutro qualche perplessità".
"Nemmeno nelle adesioni ad associazioni denotano un qualche lontano interesse ai temi ambientali, per dire.
Bene, ma non benissimo", conclude Monni.
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