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Cronaca lunedì 17 giugno 2024 ore 15:38

In carcere il ladro seriale di carte di credito

Un 44enne è stato portato in carcere per evitare che continuasse i furti che andavano avanti da circa un anno nella stessa zona e modalità



PRATO — Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i carabinieri della Stazione di Ardenza, con il contributo della Sezione Operativa in seno alla Compagnia di Livorno, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla locale autorità giudiziaria nei confronti di un uomo di 44 anni pregiudicato, di origini fiorentine ma residente nel pistoiese, accusato di essere l’autore di ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito in modo reiterato fra Marzo 2023 e Aprile 2024. 

L’indagato, come spiegano i carabinieri in una nota, al termine delle operazioni di monitoraggio e localizzazione dei militari, è stato catturato a Prato presso una struttura ricettiva in cui si appoggiava. All’arrivo dei carabinieri è stato sorpreso mentre dormiva.

Gli investigatori dell’Arma di Livorno, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica titolare del fascicolo, hanno raccolto gravi, precisi e concordanti elementi a suo carico. In particolare, le indagini furono avviate dai carabinieri di Ardenza a seguito di una serie di furti di borse contenenti effetti personali fra cui proprio borselli con carte di credito e bancomat. 

Le diverse vicende sono state meticolosamente ricostruite da indagini tecniche con individuazioni e riconoscimenti condotti secondo i tradizionali metodi di indagine, redazione di identikit e ricostruzione di percorsi, oraridell modo di operare.

Seconda la ricostruite dei carabinieri il 3 Aprile 2023 l’indagato avrebbe effettuato 5 prelievi e 7 pagamenti presso vari esercizi commerciali di Livorno con le carte di credito di una signora che quello stesso giorno aveva subito il furto della propria borsa dall’auto in un parcheggio di un noto centro commerciale di Livorno Sud dopo aver fatto la spesa. Le immagini delle telecamere di una tabaccheria e di un dispositivo ATM interessati dalle operazioni fraudolente non hanno consentito in un primo momento di individuare e riconoscere l’autore dell’indebito utilizzo, ma ciò non ha impedito agli investigatori di arrivare al suo riconoscimento quando quelle immagini sono state poste a confronto con quelle relative ad altri reati dello stesso tipo.

Il successivo 24 Ottobre 2023, infatti, un’altra signora è stata derubata della borsa presso il parcheggio dello stesso centro commerciale, con modalità del tutto analoghe alla prima vittima. La borsa rubata conteneva un bancomat con cui poi sono stati effettuati 3 prelievi presso un ATM di Viale Alfieri. In questo caso le immagini esaminate sono state messe a confronto sia con quelle del precedente caso, sia con quelle in dotazione ad altri Comandi Arma che avevano svolto analoghi accertamenti investigativi sull'uomo consentendo di riconoscere l’autore.

Il 23 Dicembre 2023, poi, all’interno del parcheggio del centro commerciale di Livorno Sud un’altra donna, dopo le operazioni di trasferimento delle buste della spesa in auto, aveva subito la sottrazione della borsa con all’interno, tra le altre cose, le carte di credito. Immancabilmente, anche in questo casa la donna  si era trovata a constatare che utilizzando dette carte di credito ignoti avevano effettuato operazioni di spesa, tra cui una ricarica di una prepagata, per un totale ammontante a quasi 2.000 euro.

È uguale la modalità con cui, il 5 Marzo 2024, una coppia di coniugi è stata derubata in un parcheggio di altro noto centro commerciale labronico. Anche in questo caso, utilizzando la carta sottratta alle vittime è stato eseguito un prelievo di 250 euro da ATM delle Poste, la cui videosorveglianza avrebbe restituito elementi utili in relazione all’autore anche dei precedenti reati.

Da tutti gli elettori raccolti il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno a sostegno delle responsabilità penali in capo all’indagato ha rubricato il reato di ricettazione.

Sono state poi la vicinanza temporale degli illeciti, soprattutto la loro serialità inquietante e l’estrema attualità, rappresentata proprio dall’ultimo episodio in ordine di tempo e risalente solo a pochi mesi fa, che hanno costituito l’indice della necessità di impedire la reiterazione del reato, che costituisce evidentemente la fonte di sostentamento dell’indagato.

Infine, l’esistenza di un pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato è stata determinante per la disposizione della misura cautelare in carcere da parte del tribunale.

Perciò i carabinieri sono stati chiamati ad eseguire nella prima mattina di ieri il provvedimento restrittivo verso  44enne, e, terminate le operazioni di rito dopo l'arresto, lo hanno condotto presso il carcere di Prato a disposizione del Giudice.


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