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Attualità sabato 31 ottobre 2020 ore 13:05

Covid e povertà, aumentano le richieste di aiuto

Già erogati per l'emergenza Covid oltre 200 mila euro per interventi straordinari di supporto alle persone più svantaggiate. Comune n prima linea



LIVORNO — Ammontano a oltre 200mila euro gli interventi straordinari di supporto alle persone più svantaggiate realizzati dal Comune di Livorno in conseguenza dell’emergenza legata al Covid-19 e la cifra è destinata a crescere entro la fine dell’anno, superando quota 300 mila. “Una cifra importante - ha commentato l’assessore Raspanti - che testimonia l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte del contrasto all’esclusione sociale”. 

La situazione sanitaria, le chiusure, gli stop a numerose attività hanno determinato purtroppo l’acuirsi dei problemi socio-economici del territorio. “Stiamo registrando - ha detto in proposito Raspanti - un significativo aumento delle richieste di aiuto”. 

Attingendo sia a risorse di bilancio sia alla cifra raccolta grazie alle donazioni sul conto corrente aperto per l’emergenza Covid, il Comune di Livorno nel dettaglio ha speso, da marzo 2020 ad oggi le seguenti somme:

- Spesa pacchi alimentari € 48.512,10 

- Pasti consegnati a domicilio € 35.546,00 

- Prodotti prima infanzia € 52.000,00 

- Spese per beni prima necessità € 45.000,00 

- Contributi straordinari (es. per utenze, canoni per affittacamere, spese mediche non mutuabili) € 40,948.49 

- Borse lavoro € 12.413,00 

A queste cifre si aggiungono i buoni spesa finanziati dal Governo e distribuiti dal Comune per € 767.838,00 (per un ammontare complessivo di € 961.309,10).

“Stiamo operando attraverso strumenti differenziati per dare risposte a bisogni diversi - ha concluso Raspanti -, realizzando interventi in collaborazione con vari soggetti del terzo settore. Le richieste arrivano direttamente al Servizio Sociale e vengono valutate in un’apposita commissione che si riunisce regolarmente. Abbiamo preferito questa modalità rispetto a quella di un bando, per accrescere la sensibilità sociale degli interventi e per associare l’erogazione dei contributi a una presa in carico professionale”.


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