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Attualità giovedì 24 febbraio 2022 ore 19:00

Dal municipio sventola la bandiera della pace

Sindaco e Giunta lanciano un messaggio di pace dopo l'attacco della Russia in Ucraina. Sindacati e associazioni scendono in piazza contro la guerra



LIVORNO — Nelle prime ore del mattino la Russia ha sferrato un attacco militare in Ucraina, il più grande avvenuto in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. In tutta Italia e in Toscana si stanno organizzando iniziative e manifestazione contro la guerra.

Da questa mattina, sulla facciata del Comune di Livorno sventola la bandiera arcobaleno della pace, issata dallo stesso sindaco Luca Salvetti e dalla Giunta al completo. Dapprima la bandiera è stata srotolata dal balcone dello scalone in marmo e poi issata sul pennone insieme alle altre bandiere: della città di Livorno, dell'Italia e dell'Europa.

“In queste ore drammatiche - commenta il sindaco- la città di Livorno vuol lanciare un messaggio per la pace nei territori ucraini e dire no ad ogni genere di conflitto. La giunta ha così deciso di esporre la grande bandiera con i colori dell'arcobaleno oltre a promuovere e partecipare a tutte le iniziative che in città si stanno preparando grazie all'impegno di enti, istituzioni, associazioni e semplici cittadini”.

La bandiera della pace è esposta anche a palazzo Granducale, sede della Provincia.

“Le notizie che da stamani si susseguono dall’Ucraina ci lasciano attoniti e sgomenti -commenta la presidente della Provincia Marida Bessi - Il nostro pensiero va ai civili, alle famiglie, ai bambini che in queste ore vivono nel terrore sotto i missili dell’esercito russo. Come Provincia esprimiamo con forza la nostra contrarietà alla guerra, e auspichiamo che si torni alla ragionevolezza di soluzioni diplomatiche volte a riportare la pace nel territorio ucraino a beneficio di tutti i popoli coinvolti e del mondo intero”.

Intanto Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Aned e Anppia hanno annunciato una manifestazione che si svolgerà oggi alle 19 in piazza del municipio.

"Condanniamo fermamente l'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa -  si legge in una nota congiunta degli organizzatori- È un atto di guerra che nega il principio dell'autodeterminazione dei popoli, fa precipitare l'Europa sull'orlo di un conflitto globale, impone una logica imperiale che contrasta col nuovo mondo multipolare, porta lutti e devastazioni. Auspichiamo che non si avvii una ulteriore escalation militare come reazione all'invasione, che si lavori per l'immediato cessate il fuoco riaprendo un canale diplomatico, che l'Italia rimanga fuori da ogni operazione bellica nel pieno rispetto dell'articolo 11 della Costituzione, che l'Unione Europea, la Russia, gli Stati Uniti d'America e la Nato ripensino criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni".

Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Aned e Anppia ricordano le parole di Gino Strada: "Ogni guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri. Oggi, nella notte più buiarisuonano fortissime le parole di Gino Strada".

“L'invasione dell'Ucraina, da parte della Russia, è un atto grave, lesivo dei principi democratici, che destabilizza l'Europa e rischia di trascinarci in una spirale di violenza - scrive in una nota il segretario dell’Unione comunale del Partito Democratico Federico Mirabelli - In queste ore sono già troppe le vittime civili e non di questo conflitto. Voglio esprimere, a nome del partito che rappresento, la piena solidarietà e vicinanza alla popolazione ucraina. La Russia di Putin fermi l'aggressione nei confronti del popolo ucraino e ritiri il proprio esercito. Si lasci spazio alle diplomazie. Si costruisca la pace”.


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