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Cronaca lunedì 26 giugno 2017 ore 12:43
Duro colpo allo spaccio, tredici arresti
La Guardia di Finanza di Livorno ha arrestato 13 persone e ne ha indagate complessivamente 29. Accertati oltre trecento casi di cessione di droga
LIVORNO — I militari del Comando Provinciale di Livorno hanno eseguito, nelle scorse ore, un’ordinanza - emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, Antonio Del Forno - di applicazione della misura cautelare personale nei confronti di dodici persone: arrestati 10 soggetti, sono in corso le ricerche degli altri due. Le custodie cautelari sono state emesse nei confronti di dodici soggetti (di cui undici in carcere ed una ai domiciliari), di nazionalità tunisina (sette soggetti), marocchina (tre soggetti), albanese (un soggetto) e della Repubblica Domenicana (un soggetto), per traffico di sostanze stupefacenti.
Sono state svolte perquisizioni domiciliari nelle province di Livorno, Pisa, Cagliari, Torino, La Spezia e Brindisi.
Ventinove i soggetti complessivamente indagati (otto italiani, nove tunisini, sette marocchini, due albanesi, un domenicano, un romeno ed un turco), tra cui i dodici soggetti destinatari di ordinanza di custodia cautelare e tre soggetti arrestati nella flagranza della cessione a terzi dello stupefacente.
La rete di spacciatori era attiva non solo nel capoluogo livornese ma anche in altre località della costa toscana.
La complessa attività antidroga, condotta dai finanzieri del Gruppo di Livorno anche mediante l’ausilio di indagini tecniche, ha consentito, nel suo complesso, oltre ad eseguire la custodia cautelare (disposta dal Giudice) nei confronti di 10 persone di età compresa tra i 20 ed i 38 anni (analoga misura, emessa sempre dal Giudice, pende nei riguardi di altri due soggetti, per i quali sono in corso ricerche sul territorio nazionale), ad operare l’arresto di altre 3 persone, sempre per spaccio di droga, di eseguire svariati sequestri per circa mezzo chilo di sostanze stupefacente (principalmente hashish, eroina e cocaina) oltre a denaro contante, frutto dell’illecita attività,per oltre 11.000 euro, nonché a tracciare oltre 330 cessioni di dosi destinate al consumo personale che hanno permesso agli spacciatori di incassare quasi 100mila euro.
Uno degli arrestati, D.E., albanese, è risultato aver prestato servizio per ben otto anni nella “Legione straniera”, operando principalmente in Afghanistan; L'uomo, inoltre, aveva precedenti per tentato omicidio volontario, essendo stato coinvolto in un episodio di aggressione con un coltello.
L'operazione, denominata Porto Franco, perchè ha permesso di individuare due distinti gruppi dediti allo spaccio uno composto da soggetti di etnia magrebina, collegati ad alcuni albanesi e l’altro da componenti di nazionalità prevalentemente tunisina, alcuni dei quali sposati con donne italiane, ha proprio preso avvio dai controlli effettuati al porto, dove le fiamme gialle hanno notato "Il ripetuto e costante approvvigionamento di sostanze stupefacenti in area cittadina da parte del personale di bordo dei traghetti che collegano il porto labronico con le vicine isole".
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