Attualità martedì 22 novembre 2016 ore 09:33
"Niente profughi nel mio fondo"

E' quanto ha detto un uomo livornese. L'Arci aveva già versato la caparra per affittare la struttura dove realizzare una ciclofficina per i profughi
LIVORNO — Un progetto di inserimento dove avrebbero lavorato persone provenienti da Gambia e Nigeria.
Tramite una agenzia immobiliare era stato stipulato un regolare contratto di affitto dall'Arci, che si sarebbe occupato di fare acquisire le competenze tecniche ai ragazzi per poi provare a lanciarli nel mercato del lavoro.
Ma il proprietario del fondo, secondo quando riportato e raccontato su facebook dal presidente dell'Arci di Livorno, Marco Solimano, quando ha saputo che nella struttura sarebbero arrivati profughi, si è tirato indietro e ha dichiarato l'indisponibilità all'affitto, scatenando reazioni e polemiche.
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