Lavoro martedì 04 novembre 2025 ore 15:00
Pierburg, lavoratori in mobilitazione permanente

Braccini, segretario di Fiom, chiede garanzie per il futuro dei lavoratori
LIVORNO — "I lavoratori del settore civile/automotive dello stabilimento Pierburg di Livorno sono già in stato di mobilitazione permanente. La recente lettera del CEO di Rheinmetall, Armin Papperger, inviata ai lavoratori, celebra esclusivamente il settore difesa, evidenziando il valore delle azioni aumentato di oltre il 2.000% e gli investimenti in armamenti e sistemi militari, mentre ignora completamente i lavoratori e i settori civili/automotive, tra cui lo stabilimento di Livorno con 245 dipendenti, oggi in vendita".
Lo dichiara Massimo Braccini Segretario generale Fiom Livorno.
"Riteniamo questa comunicazione inopportuna e parziale, - prosegue Braccini - perché dà risalto ai profitti finanziari e militari, ma non riconosce il contributo e la sicurezza occupazionale dei lavoratori civili, che fino a oggi hanno garantito profittabilità all’azienda".
"Come Fiom, - prosegue il segretario Fiom - abbiamo già intrapreso tutte le iniziative sindacali necessarie: ordini del giorno, richieste di incontri e verifiche puntuali. Abbiamo chiesto all’azienda un documento scritto con le motivazioni del passaggio societario, il piano industriale dettagliato con impegni verificabili, la garanzia vincolante di tutti i contratti in essere e degli investimenti futuri, nonché l’applicazione delle norme italiane ed europee anti-delocalizzazione".
"Rheinmetall deve assumersi la responsabilità sociale e industriale di qualsiasi eventuale uscita dal settore civile, garantendo percorsi di transizione e continuità produttiva. Ribadiamo che non è responsabilità dei lavoratori garantire i profitti dell’azienda, e vigileremo affinché qualsiasi operazione societaria tuteli i posti di lavoro e lo sviluppo industriale dello stabilimento di Livorno. È già stato richiesto un incontro al MIMIT dalle organizzazioni sindacali nazionali per discutere le strategie future e ottenere garanzie concrete per i lavoratori dello stabilimento di Livorno. La mobilitazione permanente continuerà fino a che non saranno chiarite le intenzioni dell’azienda e garantita la sicurezza dei posti di lavoro", conclude Braccini.
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