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Attualità martedì 28 ottobre 2025 ore 17:45

Simbiosi industriale, ecco il protocollo

Durante la firma del protocollo

Livorno punta sulla simbiosi industriale per una transizione ecologica condivisa e uno sviluppo sostenibile



LIVORNO — Il Comune di Livorno, insieme ad ASA S.p.A. e Confindustria Toscana Centro e Costa, ha firmato un protocollo d’intesa della durata di tre anni che segna l'avvio di un nuovo modello di sviluppo sostenibile.

L’obiettivo, come spiegano dal Comune in una nota, è chiaro: trasformare il territorio in un laboratorio di simbiosi industriale, dove imprese, istituzioni e mondo della ricerca collaborano per costruire un’economia più circolare, efficiente e innovativa.

Con il Protocollo il Comune di Livorno, Confindustria Toscana Centro e Costa – Delegazione di Livorno e ASA S.p.A. concordano di intraprendere azioni in sinergia per ottimizzare i processi industriali, migliorare la logistica ed il trasferimento di conoscenze generando vantaggi in termini di sviluppo sostenibile del territorio; attivare percorsi di simbiosi industriale (con il sistema produttivo locale o con attrazione di nuovi investimenti) puntando all’obiettivo del ciclo produttivo a circuito chiuso; favorire il dialogo e le sinergie possibili tra gli attori coinvolte dalle iniziative; coinvolgere la cittadinanza, le imprese e tutti gli attori locali nel processo di attuazione del progetto “Simbiosi Industriale”; creare nuovi percorsi virtuosi di collaborazione tra aziende, enti e altre parti interessate per creare reti di simbiosi e condividere le migliori pratiche.


Ogni soggetto si è impegnato a concorrrere al Protocollo versando una cifra annua di 15mila euro, per un totale annuale di 45 mila euro. 

Asa si occuperà di selezionare un professionista di riconosciuta esperienza al quale affidare la realizzazione di uno studio approfondito inerente la “Mappatura delle aree portuali e retro-portuali per disegnare nuovi scenari di simbiosi a geometrie variabili da porre alla base delle politiche di reindustrializzazione di Livorno con una visione strategica di lungo periodo”.

Confindustria si è impegnata a mettere a disposizione appositi locali presso la propria sede dove il soggetto individuato ed incaricato da ASA S.p.A. potrà svolgere la propria attività.Il Comune metterà a disposizione le proprie competenze e professionalità interne per la attività di informazione ed il conseguente eventuale coordinamento dei procedimenti amministrativo/burocratici necessari per il prosieguo delle attività definite dal protocollo.


Presentato in anteprima alla Biennale dell’Acqua e del Mare, il progetto di simbiosi industriale per il territorio di Livorno entra ora nella fase operativa con la firma del protocollo d’intesa.

Grazie a questo accordo, il Comune di Livorno collaborerà con Confindustria e ASA per portare anche in Toscana questo modello innovativo di sviluppo.


La simbiosi, nel mondo naturale, è la testimonianza che la collaborazione tra esseri diversi può trasformarsi in una forza vitale capace di sostenere e rinnovare gli ecosistemi. Nel mondo industriale la simbiosi diventa principio ispiratore di una nuova economia fondata sulla cooperazione e sul riutilizzo intelligente delle risorse, una delle chiavi della transizione ecologica: un approccio che trasforma gli scarti di un’azienda in risorse per un’altra, valorizzando energia residua, sottoprodotti e materiali di recupero. 

In questo modo, ciò che prima era “rifiuto” diventa opportunità, generando benefici ambientali, economici e sociali. Questo modello di cooperazione, già consolidato in diversi Paesi europei, consente di ridurre sprechi, emissioni e costi di gestione, favorendo al tempo stesso nuove occasioni di crescita, innovazione e competitività.

Esprime la sua soddisfazione per l'avvio del progetto di simbiosi industriale il Sindaco Luca Salvetti che sottolinea che “la firma di questo protocollo è un momento importante per la città perché rappresenta un primo, concreto passo verso una transizione ecologica reale e fruibile, che rafforza la sostenibilità del nostro territorio e apre nuove opportunità per imprese e cittadini. L’Amministrazione Comunale ha costruito in questi anni, e siamo il primo Comune italiano a farlo, un quadro complessivo, una sorta di cassetta degli attrezzi ideando il piano di azione della transizione ecologica. Tutti e tre i soggetti firmatari possono concorrere allo sviluppo del territorio, ma con un riferimento all'economia più circolare, efficiente e innovativa”.


Con la firma di questo accordo, il Comune di Livorno si candida ad essere punto di riferimento per la simbiosi industriale in Toscana, un luogo dove la collaborazione tra pubblico e privato diventa il motore della transizione verde e di una nuova economia delle relazioni.


“La reindustrializzazione concreta con infrastrutture strategiche finalmente cantierabili e una politica portuale – logistica coerente con i corridoi delle Reti di Trasporto Trans-europee (TEN – T) deve essere messa al centro dell’agenda di governo dei prossimi anni”.

Questo l'appello di Piero Neri, Presidente della Delegazione di Livorno di Confindustria Toscana Centro e Costa, che richiama l’attenzione dei decision-makers su un tema che potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo capitolo dello sviluppo economico della città di Livorno.

La parola chiave, innovazione, trova così nella transizione energetica e nella economica circolare due ponti verso il futuro, capaci di proiettare Livorno al centro di una nuova politica industriale capace di stimolare nuove imprese e servizi ad alto valore aggiunto, con ricadute positive su salari e produttività.


“Asa pone al centro delle sue politiche industriali la sostenibilità intesa nel senso più ampio, quindi ambientale, ma anche sociale, economico.”, ha affermato Stefano Taddia, presidente di Asa - E devo dire che la simbiosi industriale sposa perfettamente questa sensibilità. La simbiosi industriale risponde non solo alla necessità di rispetto dell'ambiente, ma anche all’esigenza di reperire risorse che scarseggiano, dunque diviene necessario attingere agli scarti e trasformarli. L’idea che ci ha spinto a firmare il protocollo è quella di lavorare per dare al nostro territorio una opportunità di crescita dal punto di vista dell'innovazione, dal punto di vista della sostenibilità, della transizione, diventando un posto migliore dove fare industria con vantaggi di crescita sociale per tutti. ASA ha una lunga esperienza in tema di simbiosi. Ricordo il progetto ASA Solvay di Arethusa che è un progetto del 2002 addirittura che è simbiosi industriale perfetta con il riuso delle acque. In 20 anni circa cinquanta milioni di metri cubi di acque che vengono dalla depurazione sono state usate dalla Solvay salvaguardando le falde”.

Su queste basi prende forma il progetto di Simbiosi Industriale, al centro dell’impegno congiunto del Comune di Livorno, di ASA e di Confindustria. Un caso emblematico di come la simbiosi industriale possa tradursi in un potente motore di sviluppo sociale ed economico arriva dalla Danimarca: a Kalundborg, già dagli anni ’60, è stato avviato un progetto di simbiosi industriale che oggi rappresenta un modello di riferimento e ha trasformato la città portuale in un motore di sviluppo regionale. In quest’area prese forma la prima rete di scambi di acqua, materiali ed energia: un vero e proprio network di imprese che, sostenuto inizialmente dalla volontà e dalla visione dei suoi stessi imprenditori, scelse di fondare la propria collaborazione sul principio della simbiosi industriale. Nata incentrandosi sull’approvvigionamento idrico, tale collaborazione si è progressivamente evoluta fino a includere lo scambio di materiali e risorse energetiche. Partendo dalla semplice logica della circolarità, aziende come ABB, Novo Nordisk, Saint Gobain, Boehringer Ingelheim, hanno trasformato una piccola cittadina costiera in una delle aree dove si crea il più alto valore aggiunto della Danimarca. La sola Novo Nordisk che produce semaglutidine, il farmaco antiobesità, ha oggi un valore superiore a 500 miliardi, il più alto d’Europa dopo il sorpasso su Louis Vuitton. Grazie a questa straordinaria visione collaborativa, i prezzi delle case sono saliti e le università hanno cominciato ad aprire succursali nell'area.




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