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Cronaca martedì 28 maggio 2024 ore 10:13

Ennesima aggressione ai parenti, arrestato

Carabinieri

I carabinieri sono intervenuti in una casa dopo che è arrivata una richiesta di aiuto al numero unico per le emergenze del 112



COLLESALVETTI — Negli ultimi giorni i carabinieri della Stazione di Collesalvetti hanno arrestato un uomo di 43 anni domiciliato in quel territorio, pregiudicato, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.

L’attività, come riferito dai carabinieri in una nota, ha avuto origine da una segnalazione giunta al numero unico di emergenza 112 NUE, a seguito della quale la centrale operativa dei carabinieri di Livorno ha dirottato un equipaggio del locale Norm, in servizio di pronto intervento sul territorio, presso l’abitazione di una coppia che richiedeva aiuto per un’aggressione subita da un familiare. 

Ai carabinieri intervenuti si è aggiunta poco dopo anche una pattuglia della Stazione di Collesalvetti, competente per territorio con personale esperto delle dinamiche locali.

I militari hanno avviato subito gli accertamenti sui motivi della chiamata ascoltando anche la coppia che ha riferito di aver subito, dal parente 43enne, rientrato a casa ubriaco, condotte aggressive e violente.

L’aggressore è stato poi subito raggiunto dai militari mentre era ancora presente in casa ed è apparso in stato di agitazione psicofisica, con evidenti segni di ebbrezza alcolica.

Terminati gli approfondimenti sull’intera dinamica, i carabinieri  hanno accertato che si trattava dell’ennesimo episodio aggressivo dell’uomo già noto all’Arma locale ed hanno proceduto al suo arresto in flagranza di reato. 

Terminate le formalità di rito lo hanno tradotto presso la casa circondariale di Livorno a disposizione delll'autorità giudiziaria labronica competente. 

Il provvedimento restrittivo emesso a carico del parente violento è stato convalidato dal Tribunale di Livorno su richiesta della Procura, disponendo per lui la misura cautelare della custodia in carcere.

"Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile", concludono i carabinieri.


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