Politica giovedì 10 luglio 2025 ore 12:00
Parco e competenze, torna il nome di Barbetti

Nel resoconto di approvazione della mozione del Gruppo Pd, il consigliere Pd Gazzetti cita l'ex commissario dell'ente per le sue competenze
ARCIPELAGO TOSCANO — Approvata ieri a maggioranza dall’Aula del Consiglio regionale la mozione, il cui primo firmatario è Gianni Anselmi, Pd, e sottoscritta da Silvia Noferi, Gruppo Misto-Europa Verde, e Francesco Gazzetti, Pd, che impegna la Giunta ad “attivarsi presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per avere notizie certe sui criteri, le modalità e le tempistiche che porteranno all’individuazione del prossimo presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano”.
L’atto auspica inoltre che “nel contempo le figure individuate abbiano l’esperienza е la formazione necessarie per guidare il più importante Parco della nostra regione e un legame con le isole del nostro arcipelago”.
Venti i voti a favore, di Partito democratico, Italia Viva, e Gruppo Misto-Europa Verde, dieci i contrari di Lega, Fratelli D’Italia e Gruppo Misto-Merito e Lealtà.
Da evidenziare che Francesco Gazzetti, consigliere livornese del PD, ha sottolineato come “questo atto vuole contribuire a garantire il rispetto dei luoghi del Parco e di un ecosistema fragile che deve essere gestito e curato da persone che abbiano competenze specifiche”.
“Nella mozione c’è un richiamo alla necessità di operare scelte che tengano conto dei territori, come avvenne quando il ministro Matteoli nominò presidente del Parco l’allora sindaco di Capoliveri Barbetti – ha spiegato –. L’atto non riguarda i nomi o i profili personali, ma la necessità di fare scelte che vadano a beneficio di territori importanti, fragili e preziosi. Credo che la scelta di amministratori, sicuramente molto capaci, ma provenienti dall’entroterra della nostra regione, non risponda a questa esigenza”.
Quindi l'ex sindaco di Capoliveri ed ex commissario del Parco, Ruggero Barbetti, viene citato, non dal suo partito FdI ma dal consigliere PD Gazzetti come un esempio di scelta di una persona competente.
Barbetti infatti potrebbe essere il candidato per la presidenza del Parco Nazionale Arcipelago Toscano che sblocca la situazione attuale di stallo, ma anche di imbarazzo nella quale si trova il governo e Fratelli d'Italia nell'aver indicato Matteo Arcenni sindaco di Terricciola, comune dell'entroterra pisano.
Barbetti conosce il territorio, ha competenze amministrative ampie - oltre alla sua esperienza ultraventennale come sindaco di Capoliveri - è stato già in passato alla guida del Parco come commissario e successivamente consigliere del Direttivo dello stesso ente, e, infine, ma non per ultimo, fa parte di Fratelli d'Italia.
Tornando all'atto nell’illustrazione Gianni Anselmi ha ricordato che il presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano è decaduto e che “di fatto, l’Ente si trova in una situazione di paralisi”.
“Nel giugno scorso – ha affermato – la Comunità del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha proposto possibili candidati espressione del territorio elbano da sottoporre al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Finora non ci sono stati atti formali, eppure sulla stampa abbiamo letto articoli non smentiti, su possibili scelte in cui sembra che l’appartenenza politica sia privilegiata rispetto alle competenze. Con la mozione si chiede dunque che nella scelta si tenga conto della volontà locale e che ci si ispiri a criteri di competenza e territorialità”.
Silvia Noferi, Gruppo Misto – Europa Verde, ha evidenziato “come i nomi proposti dal Ministero dell’Ambiente sono quelli di persone che non hanno idea di dove sia l’arcipelago”.
“Le loro professioni – ha detto – non hanno alcuna pertinenza con la tutela della biodiversità e dell’ambiente. Cerchiamo dunque di arrivare a una soluzione equa, che sia nell’interesse del Parco stesso”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Landi (Lega), ha evidenziato come è la legge “a dettare criteri e modalità della nomina, prevedendo che il presidente sia nominato con decreto del ministro dell’Ambiente d’intesa coi presidenti delle Regioni nel cui territorio ricade il Parco, nell’ambito di una terna proposta dal ministro e composta da soggetti di comprovata esperienza in campo ambientale, nelle istituzioni o nelle professioni, o di indirizzo o di gestione in strutture pubbliche o private”.
“La consigliera Noferi dice che il Ministero ha condiviso una terna col presidente della Regione Toscana – ha affermato Landi – dunque sarebbe stato opportuno audire il presidente della Giunta”. Ha poi aggiunto come “in Italia le scelte fatte finora nei Parchi da parte di chi ha rappresentato le regioni, al di là dei colori politici, non hanno seguito i criteri di cui parlano nei loro interventi il presidente Anselmi e la consigliera Noferi”.
Diego Petrucci, Fratelli d'Italia, ha ribadito come il Parco dell’Arcipelago “abbia bisogno, in discontinuità assoluta con quello che è successo fino ad oggi, di una guida politica che si avvalga anche di professori universitari, di scienziati, di tecnici competenti”.
“I Parchi non possono più essere governati esclusivamente da professori universitari – ha dichiarato Petrucci – . In questi anni chi ha governato il Parco ha creato disastri. Una situazione in cui ci sono decine di migliaia di metri cubi di edifici distrutti mai bonificati, in cui l’isola di Gorgona, dove non si può neanche fare il bagno, è ancora alimentata con generatori a gasolio con conseguenze dirompenti in termini di inquinamento acustico, ambientale e atmosferico, e in cui si sono lasciate inselvatichire e disperdere, forse per sempre, specie autoctone come l’olivo bianco di Gorgona”.
Petrucci ha poi espresso solidarietà, anche a nome di Fratelli d’Italia, a Cosimo Zecchi, Damiano De Martino e Matteo Arcenni (indicati sulla stampa locale come la terna di candidati per la presidenza del Parco, ndr) “vittime di un’operazione grottesca”.
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