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Cronaca sabato 21 novembre 2015 ore 11:53

Truffe a tabacchi, tra gli autori una minorenne

Cinque episodi di truffe avvenute il 27 ottobre. La Questura di Livorno ha individuato e denunciato i responsabili



LIVORNO — Cinque diversi gestori di tabaccherie avevano presentato nella stessa giornata altrettante querele nei confronti di tre persone, due uomini ed una donna, descritti dalle vittime allo stesso modo, con spiccato accento dell’Europa dell’est, che si erano presentati nei loro esercizi commerciali, e con il medesimo modus operandi si erano fatti ricaricare una carta poste-pay, per valori di 100/200/400 euro ciascuno.

La tecnica utilizzata dai truffatori consisteva nel farsi ricaricare la carta, dopo aver mostrato al tabaccaio una tessera sanitaria intestata ad un italiano, (risultata poi denunciata come smarrita); quindi uno dei complici si allontanava, con la scusa di andare a cercare una moneta da 2 euro in auto, importo dovuto per la transazione, mentre l’altro attendeva all’interno della tabaccheria per accertarsi che l’operazione andasse a buon fine. Poi, con un pretesto, anche questi si allontanava per poi dileguarsi a bordo di un’autovettura, sulla quale lo aspettavano i complici.

Il primo tentativo verso le 10.30 del 27 ottobre, in zona Sorgenti, successivamente i truffatori si sono spostati in zona La Leccia, La Rosa, Antignano.

Nel corso della visione delle immagini, riprese dalle telecamere di videosorveglianza delle tabaccherie, personale della Squadra Mobile, ha notato alcuni inconfondibili tatuaggi sulle mani e sulle braccia di uno degli uomini. Le ricerche e gli incroci di informazioni, raccolti nelle varie banche dati in uso alle forze di polizia ha permesso così di individuare uno ad uno gli autori delle truffe: B.V.A.e S.V. entrambi rumeni di 23 anni, pluripregiudicati, e una 17enne anch’essa rumena, incensurata.

Le varie individuazioni fotografiche a cui venivano sottoposte le vittime confermavano il coinvolgimento dei tre nelle truffe.

Le indagini hanno permesso di accertare che i tre, in pochi giorni, ed utilizzando in alcuni casi tessere sanitarie risultate rubate, si sono resi responsabili di analoghe truffe a tabaccai di: Certaldo (FI), Poggibonsi (SI), Prato, Agliana (PT), Ceparana (SP), Viterbo.

Le due postepay individuate, erano state ricaricate per un valore intorno ai 5mila euro.


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