Cronaca venerdì 09 agosto 2024 ore 14:52
Bonus facciate, due società frodano il Fisco
La Guardia di finanza ha scoperto crediti fittizi per lavori mai effettuati in alcuni condomini livornesi
LIVORNO — La Guardia di finanza di Livorno, dopo complesse indagini ed approfondimenti economico-contabili, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Livorno, avente ad oggetto crediti fittizi per un ammontare complessivo di oltre 200mila euro in relazione alle ipotesi di reato della truffa aggravata ai danni dello Stato ed indebite percezioni di erogazioni pubbliche.
Nelle indagini, come spiega la Guardia di finanza in una nota, sono coinvolte tre persone e loro due aziende.
L’indagine scaturisce da una attività di verifica fiscale effettuata da militari del Gruppo di Livorno nei confronti di una società edile, sfociata quindi in un’attività di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Livorno.
Le investigazioni hanno approfondito l’effettiva spettanza del cosiddetto “Bonus Casa 90%” per la realizzazione di interventi finalizzati alla ristrutturazione e riqualificazione di diversi condomini del capoluogo.
I Finanzieri nel corso dell’ispezione fiscale hanno individuato delle anomalie negli aspetti contabili connessi alle comunicazioni d’opzione inviate telematicamente all’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento dei (falsi) crediti d’imposta.
Nel corso degli accertamenti è anche emerso che molti dei lavori condominiali in realtà non erano mai stati realizzati; il tutto ovviamente all’oscuro e senza alcuna responsabilità dei condòmini.
Le attività illecite avevano generato nei cassetti fiscali dei frodatori un imponente (ma falso) credito d’imposta, fortunatamente bloccato dalle Fiamme Gialle e dall’Agenzia delle Entrate poco prima che venisse “monetizzato” in danno dello Stato e dei cittadini.
Il meticoloso e certosino lavoro svolto dai Finanzieri del Gruppo labronico ha permesso di ricostruire la filiera delle cessioni dei crediti d’imposta fittizi effettuate dai soggetti responsabili, eseguendo il sequestro preventivo per un ammontare di crediti fiscali fittizi complessivamente pari 150mila euro.
Oltre a ciò, sono stati sequestrati ulteriori 60mila euro nei conti correnti dei soggetti responsabili degli illeciti.
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