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Attualità martedì 13 agosto 2019 ore 14:05

Calafuria, Comune intima a Anas messa in sicurezza

Calafuria, il Comune intima ad Anas di mettere in sicurezza il ponte. La Protezione Civile ha interdetto l’area sottostante



LIVORNO — ll Comune di Livorno ha intimato formalmente ad Anas di adempiere alla messa in sicurezza delle parti pericolanti del ponte di Calafuria, dal quale ieri sono cadute delle coperture di cavi elettrici.

Ha chiesto inoltre ad Anas, che ha la competenza strutturale del ponte e della strada, di verificare la staticità della struttura al fine di garantire l’incolumità pubblica.

“Dobbiamo avere risposte precise e concrete da Anas – spiega la vicesindaca Monica Mannucci”. “I nostri tecnici sono in contatto con quelli di Anas, e hanno fatto ieri sopralluoghi congiunti, ma necessitiamo di avere, in atti – ribadisce la vicesindaca - garanzie circa la sicurezza della struttura, o, in caso contrario, l’impegno a svolgere lavori necessari. Abbiamo anche chiesto che sia emanata, se ritenuto necessario dai tecnici Anas, l’ordinanza di divieto di passaggio ai mezzi superiori alle 3 tonnellate e mezzo, fatta eccezione per i bus”.

“Attualmente – ricorda - vige un’ordinanza della Prefettura che stabilisce, dal 1 luglio al 31 agosto, il divieto di transito a mezzi superiori alle 7,5 tonnellate: questa è un’ordinanza tesa ad alleggerire il transito in una strada interessata dal turismo; Quella che chiede il Comune, se ritenuto necessario dai tecnici, è un’ordinanza legata alla questione “portata” del ponte e alla sua staticità”.

Da parte sua il Comune, competente per l’area demaniale sottostante, ha fatto quanto necessario per mettere in sicurezza i bagnanti, chiudendo completamente la zona, anche dal mare: la Protezione Civile del Comune di Livorno ha dato infatti incarico al nucleo subacqueo dei Vigili del Fuoco di posizionare le boe che segnaleranno, anche via mare, l’area interdetta. Le spese saranno a carico di Anas.

Inoltre gli operai della ditta Abate, sempre su incarico della Protezione Civile, stanno creando un percorso di discesa a mare alternativo, più distante dal ponte rispetto a quello attuale: tutti lavori di somma urgenza tesi a garantire l’incolumità pubblica.

“Raccomando ai cittadini e ai turisti - conclude la vicesindaco - di rispettare i divieti e non forzare le transenne e le recinzioni perché metterebbero a rischio la loro sicurezza. Abbiamo anche installato la cartellonistica di divieto in varie lingue e manderemo agenti della Polizia Municipale perché purtroppo i bagnanti continuano a stazionare sotto il ponte”.

Infine, da segnalare che il Comune ha chiesto alla Capitaneria di Porto di emanare un’ordinanza di interdizione dello specchio d’acqua sotto il ponte, e nei prossimi giorni convocherà un tavolo di concertazione con la Prefettura e Anas.

Nel pomeriggio è giunta la risposta di Anas:

"In merito al ponte di Calafuria, sulla strada statale 1 “Via Aurelia”, Anas (Gruppo FS italiane) precisa che l’elemento che nella giornata di ieri si è distaccato dalla struttura non è un elemento del ponte e non ha alcuna relazione con la staticità dell’opera. Si tratta, in particolare, di una conduttura di fibra ottica di proprietà e competenza di terzi, che – come avviene per tutti i servizi tipo gasdotto, linee elettriche o telefoniche – può interferire per alcuni tratti con le infrastrutture stradali pur restando di totale competenza della società che gestisce il servizio medesimo.

Il personale Anas, che ieri è intervenuto tempestivamente sul posto, ha già provveduto a informare la società che gestisce tale fibra ottica sollecitando un rapido intervento di ripristino. In data odierna Anas ha altresì chiuso 2 varchi che erano stati aperti abusivamente nella recinzione sottostante il ponte, posta in opera nel maggio scorso al fine di impedire l’accesso.

Va inoltre precisato che il ponte di Calafuria, come tutti i ponti e viadotti in gestione Anas sull’intero territorio nazionale, è oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un’ispezione tecnica annuale più approfondita, oltre alla normale sorveglianza quotidiana garantita dal personale su strada. Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Le ispezioni eseguite sull’opera in questione hanno confermato la completa funzionalità strutturale, ancorché sia oggi in vigore un’ordinanza prefettizia con limitazione a 7.5t, finalizzata ad alleggerire il transito per la stagione turistica. Per quanto riguarda il degrado superficiale, ribadito che tale fenomeno è fisiologico e non ha alcuna implicazione statica, Anas è già intervenuta nel maggio scorso con interventi di ripristino su alcune porzioni di calcestruzzo maggiormente degradato e sta predisponendo gli atti necessari per l’avvio di ulteriori interventi di risanamento corticale dell’opera, già previsti nel relativo piano di Manutenzione Programmata."


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