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Cronaca sabato 03 dicembre 2022 ore 16:33

Arrestato per incendio di antenne di telefonia

La polizia ha arrestato un 26enne accusato di avere agito contro il 5 G e le norme anti-Covid che sarebbero espressione di un nuovo ordine mondiale



LIVORNO — Dal 29 Ottobre al 1 Novembre 2022, a Livorno, in soli 3 giorni, si sono verificati 9 incendi dolosi commessi ai danni prevalentemente di ripetitori di telefonia, ma anche di due camper, di una motrice di veicoli industriali e di una centrale Terna dell’energia elettrica. 

Tutti gli incendi, in base alla ricostruzione della polizia, sono stati causati utilizzando benzina o comunque liquido infiammabile.
Analoghi episodi, per modus operandi e obiettivi (ripetitori di telefonia mobile), si sono verificati nella frazione marina di Calambrone - Tirrenia e a Pisa rispettivamente il 3 e 7 Novembre scorsi.

Le indagini dirette dalla Procura di Livorno ed effettuate dalla Polizia di Stato, pur non escludendo altre piste, come si legge in una nota, compresa quella anarchica rispetto alla quale, però, obiettivi e modalità dei fatti destavano perplessità, si sono indirizzate verso gli indizi al momento rilevati e, perciò, nei confronti di un cittadino macedone di 26 anni.

Questo, come si legge in una nota della Questura di Livorno, perché la sua auto era nei pressi di via dello Struggino 11 a Livorno, luogo dell’incendio al ripetitore di telefonia.

A tale individuazione la Digos è giunta prevalentemente attraverso l’attento esame delle telecamere di videosorveglianza installate dal Comune di Livorno ed il successivo incrocio dei dati emersi con altri importanti dati emersi dalle indagini. 

Successivamente le indagini sono proseguite con pedinamenti di giorno e di notte, anche per impedire eventuali altri reati che avrebbero potuto mettere in pericolo l’incolumità pubblica.

Tale attività, svolta anche con l’apporto di personale specializzato della Questura di Firenze, ha prodotto dei risultati sottoposti ad attenta verifica.

Infatti, grazie agli esiti delle attività investigative di analisi filmati, osservazione e pedinamenti, e alle intercettazioni attivate con procedura d’urgenza dalla Procura della Repubblica, sono emersi ulteriori indizi per una ricostruzione della vicenda e per comprendere le motivazioni del gesto che sarebbe da ricondurre all’adesione incondizionata ad alcune teorie diffuse su internet secondo le quali sarebbe necessario attaccare l’instaurato nuovo ordine mondiale, di cui antenne 5 G e misure anticovid sarebbero una delle concrete espressioni, perché funzionali al mantenimento di tale nuovo ordine occultamente formatosi.

Valutati gli elementi probatori offerti, il Gip del Tribunale di Livorno ha disposto, su richiesta della Procura della Repubblica, la custodia cautelare in carcere dell’indagato ritendo la sussistenza di gravi indizi in relazione agli incendi.

Il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia di Stato che ha perquisito l’abitazione dell’indagato sequestrando alcuni documenti e supporti informatici di rilievo per le indagini.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento di custodia cautelare lo stesso indagato, anche grazie all’attività di sostegno effettuata da personale della Digos di Livorno specializzato nell’attività di sostegno psicologico e negoziazione, ha consegnato un documento scritto che è ora all’esame del pubblico ministero in cui ribadisce le credende sopracitate.

Successivamente il 26enne è stato condotto presso la casa di reclusione delle Sughere in attesa che il Gip fissi l’interrogatorio di garanzia.


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