Scoperta discoteca abusiva

Una sede di una associazione era diventata in realtà una vera e propria discoteca. Contestate varie sanzioni amministrative

LIVORNO — Il Questore di Livorno ha disposto la sospensione, per due settimane, dell’attività di somministrazione alimenti e bevande svolta all’interno di un locale livornese, sede di una associazione.

"Il locale - ha spiegato la questura - solito diffondere la musica ad alto volume fino alle prime luci dell’alba, è risultato essere frequentato da persone inclini a non rispettare le regole di civile convivenza. In particolare, nella notte del 5 febbraio alcuni giovani avventori del club, dopo aver consumato elevate dosi di bevande alcoliche, all’uscita del locale, si sono resi responsabili di atti vandalici; in altra occasione, a notte inoltrata, due avventori, di cui uno in evidente stato di ebbrezza, hanno dato luogo ad una colluttazione all’esterno del locale".

"Da un recente controllo svolto dal personale della Squadra Amministrativa, è inoltre emerso che i gestori del circolo privato, dissimulando la natura imprenditoriale e senza rispettare i limiti delle finalità ricreative statutarie, hanno allestito i locali in uso alla loro associazione come vera e propria discoteca, consentendo l’indiscriminato accesso e la somministrazione di bevande anche a persone non socie, previo pagamento del biglietto di ingresso".

"La struttura - dice ancora la Polizia - è stata adibita a discoteca, senza fare accertare i requisiti relativi alla sicurezza della struttura da parte dell’apposita Commissione di Vigilanza. Le opportune verifiche tecniche sarebbero risultate necessarie, soprattutto in relazione all’elevato numero di avventori che frequentano il locale. Tale irregolare attività di intrattenimento costituisce anche una forma di concorrenza sleale nei confronti dei titolari dei pubblici esercizi in possesso delle prescritte autorizzazioni".

Il presidente pro-tempore dell’Associazione è stato denunciato per non aver sottoposto le strutture alle necessarie valutazioni tecniche della apposita Commissione Tecnica di Vigilanza. Nei suoi confronti sono state anche contestate sei sanzioni amministrative per avere somministrato alimenti e bevande a soggetti non soci, per avere svolto un intrattenimento pubblico in assenza di autorizzazione, per avere diffuso musica in mancanza del nulla osta relativo all’impatto acustico, per non avere interrotto la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 03.00, per non avere osservato l’obbligo di assicurare la volontaria rilevazione del tasso alcolemico e per non avere esposto le tabelle ministeriali relative all’assunzione di bevande alcoliche.

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