Attualità martedì 25 novembre 2025 ore 18:15
Livorno e l'ultimo saluto a Loris Rispoli

La città ha salutato per l'ultima volta Loris Rispoli storico fondatore e presidente dell'Associazione 140 per la verità sulla tragedia Moby Prince
LIVORNO — La città di Livorno questa mattina ha salutato Loris Rispoli, storico fondatore e presidente dell'Associazione 140, che riunisce i familiari delle vittime della tragedia del traghetto Moby Prince avvenuta il 10 aprile 1991.
Il sindaco Luca Salvetti ha espresso parole di commiato e di riconoscenza in ricordo di Rispoli, la cui salma è stata portata dalla Svs fino all'Andana degli Anelli proprio davanti alla lapide che ricorda le 140 vittime. Lì, nonostante il freddo ed il vento ed il cielo grigio quasi in segno di lutto, si sono riunite molte persone, familiari delle vittime del Moby Prince, amici, giornalisti, politici, la vicepresidente della Regione Toscana Mia Diop, l'ex consigliere Francesco Gazzetti.
Dopo l'intervento del Sindaco, di Marida Bolognesi presidente dell'Svs e della lettura di una poesia, sono state gettate in mare rose rosse donate dai familiari delle vittime del Moby, in ricordo di Loris Rispoli.
“Ho incontrato Loris qui dove siamo oggi – sono state le parole del Sindaco in ricordo di Rispoli – stava abbracciando sua mamma e guardava verso l’imboccatura del porto, aspettando notizie certe. Era mezzanotte del 10 aprile del 1991, ma è come se avesse già capito tutto, i suoi occhi erano lo specchio del dramma. Da quel momento è iniziato un percorso di Loris con la città, un percorso unico fatto di grande forza, di costanza, di rabbia, di speranza. E' stato un percorso lunghissimo per la ricerca della verità e della giustizia. Loris è stato il motore principale di questa ricerca. Lo ha fatto con tutte le sue forze e questo indubbiamente lo ha consumato fino al momento in cui non ce l'ha fatta più, gli ultimi anni sono stati complicati e difficili.
Ho il ricordo della camminata durante il Covid, il 10 aprile del 2020, io e lui da soli, con la città deserta. In quei momenti mi ha riassunto tutte le sue sensazioni vissute nei 30 anni che ci separavano dalla tragedia. Oggi lo ricordiamo qua perchè è giusto così, con l'idea che lui in questo momento sia a parlare con Liana a farsi dire qual è la verità, qual è la giustizia. Livorno avrà Loris con sè, fino a quando ricorderemo quello che è successo in occasione della strage del Moby, ma anche in ogni momento in cui la città di Livorno ricorderà che ha avuto una persona fortissima, un uomo con una grande tempra e grande carattere che ha saputo sottolineare e raccontare cosa può fare un cittadino di questa città di fronte all'ingiustizia, al dramma e al dolore.
Ciao Loris, sarai sempre con noi”.
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