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Attualità mercoledì 20 febbraio 2019 ore 09:19

Gli stili di vita dei giovani livornesi

Il questionario ESPAD a cura del CNR sarà somministrato agli studenti di tutte le scuole cittadine. Sorgente “Livorno primo Comune in Italia a farlo"



LIVORNO — Prende avvio la fase operativa del progetto sugli stili di vita dei giovani livornesi, realizzato dal Comune di Livorno in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e finanziato da Fondazione Livorno con un contributo di 20mila euro. Nel mese di marzo i ricercatori del CNR inizieranno a somministrare agli studenti di tutte le scuole superiori livornesi, pubbliche e private, il questionario ESPAD: strumento di studio internazionale sull'uso di tabacco, alcol ed altre sostanze ad azione psicoattiva e su altri comportamenti a rischio tra i quali il gioco d'azzardo patologico di studenti e studentesse d’età compresa fra i 15 e i 19 anni, frequentanti le scuole medie superiori italiane. Il questionario, utilizzato dal 1995 su base nazionale e fonte della “Relazione al parlamento annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze”, sarà utilizzato per la prima volta in Italia in un ambito comunale.

“Siamo il primo comune in Italia a realizzare l’indagine ESPAD su tutte le scuole cittadine. Lo abbiamo fortemente voluto, e ringrazio Fondazione Livorno per aver condiviso con noi questa esigenza, perché vogliamo poter modulare la nostra programmazione sui bisogni reali dei ragazzi che emergeranno dall’indagine - ha dichiarato in conferenza stampa Stella Sorgente, vicesindaca di Livorno -. Il questionario è molto approfondito, spazia dalle domande sul tempo libero e le condizioni di vita familiare, fino all’uso di tabacco, alcol, sostanze psicotrope legali e illegali e tocca anche il gioco d’azzardo e l’uso problematico di internet che riteniamo molto importante”.

“La ricerca del CNR - ha aggiunto Sorgente - ci restituirà una fotografia chiara degli stili di vita dei giovani livornesi e dei comportamenti a rischio che fanno parte del loro quotidiano, scuola per scuola, consentendoci di calibrare i progetti Scuola Città in modo più efficace ed efficiente. Una volta avuti i dati attiveremo nell’ambito dello stesso progetto dei laboratori con genitori e studenti, calibrati sui risultati dell’indagine con cui cercheremo di intervenire in modo mirato sulle modalità più opportune per migliorare la consapevolezza dei rischi”.

“Abbiamo finanziato un prodotto teorico - ha sottolineato Marcello Murziani, vicepresidente della Fondazione Livorno -, ma come diceva Kurt Lewin la cosa più pratica che possa esistere è costruire una buona teoria. Quando un Comune è tenuto a prestare dei servizi, come in questo caso un piano di welfare, lo fa in modo autoreferenziale o, come in questo caso, basato sulla conoscenza dei bisogni dei destinatari degli interventi. Qui andiamo a sostenere la scelta del Comune di basarsi sulla ricerca per elaborare le sue politiche. Credo che sarà un lavoro molto utile oltre che interessante e che prosegua questa integrazione fra Comune e Fondazione”.

Francesca Denoth, ricercatrice presso Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha aggiunto in merito all’indagine “lo studio ESPAD è condotto dal 1995 e i suoi dati contribuiscono oltre alla Relazione annuale al parlamento anche all’aggiornamento dell’Osservatorio Europeo per le dipendenze (EMCDDA). Il creare un osservatorio cittadino livornese è un’iniziativa lungimirante perché dà la possibilità di rilevare un dato molto accurato”.

“Parteciperanno all’indagine tutte le scuole, con un quinquennio - ha precisato Denoth - dalla prima alla quinta: almeno 300 questionari a scuola. Gli studenti compileranno tutti nello stesso giorno il questionario, in un’ora, come se fosse un compito in classe e al termine avremo un database ESPAD della città di Livorno con informazioni che spazieranno dal tempo libero, alla partecipazione alla vita familiare, fino all’uso nella vita, nell’ultima anno e negli ultimi trenta giorni di sostanza psicotrope legali e illegali, oltre ai comportamenti a rischio senza sostanza come il gioco d’azzardo. Questo consentirà anche di fare correlazioni con altre indagini attivate sul territorio”.

Roberta Potente, ricercatrice presso Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, ha sottolineato “Lo studio ESPAD indaga anche l’uso problematico di internet, l’uso dei videogiochi e le cosiddette sfide online. Quando in passato è stato portato in ambito locale, ci si è fermati solo ad alcune scuole, mai tutte come sarà realizzato a Livorno, o ad una questione specifica. Milano, per fare un esempio, si è limitata al gioco d’azzardo”.


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