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Cronaca mercoledì 04 giugno 2025 ore 08:00
Immigrazione clandestina, cinque arresti

Per far entrare in Italia migliaia di immigrati avevano allestito un caf abusivo e falsificato documenti relativi al lavoro in aziende all'oscuro di tutto
LIVORNO — I carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, supportati dal locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dall’Arma territoriale competente, stanno eseguendo nelle province di Napoli e Grosseto, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminare del Tribunale di Livorno su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone tutte originarie del napoletano, ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso aggravato in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sostituzione di persona e falsità materiale commessa da privato.
Il provvedimento è stato emesso in seguito ad una complessa indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Livorno dal Giugno 2024 insieme al citato reparto speciale dell’Arma mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e analisi telematica, avviata a seguito della segnalazione della Prefettura labronica per le insolite modalità di accesso al portale e per l’inconsueto numero di istanze di regolarizzazione di lavoratori stagionali extracomunitari, in base al Decreto flussi, apparentemente riferibili a note ditte del territorio.
Le indagini hanno accertato come gli indagati avessero allestito un “caf abusivo” ed una “centrale del lavoro”, specializzandosi nella predisposizione di migliaia di domande di ingresso in Italia di presunti lavoratori extracomunitari, producendo documentazione falsificata riconducibile ad ignari legali rappresentanti di centinaia di aziende, di cui 24 solo nella provincia di Livorno.
Nel corso di una perquisizione delegata dall’autorità giudiziaria di Livorno ed eseguita nel novembre 2024, in concomitanza del periodo di un “click day”, i carabinieri hanno trovato e sequestrato, decine di devices, tra i quali pc, dispositivi di archiviazione digitale e smartphone, timbri clonati di Amministrazioni Comunali e professionisti, centinaia di documenti di identità falsificati e digitalizzati, nonché voluminosa documentazione cartacea e digitale artefatta, impedendo la presentazione agli Uffici Territoriali del Governo di tutta Italia di decine di migliaia di false richieste di assunzione.
Maggiori dettagli verranno illustrati dai carabinieri in sede di conferenza stampa convocata per le ore 11 presso il Comando Provinciale di Livorno.
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