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L'arresto da film del boss della droga Gustavo Nocella
L'arresto da film del boss della droga Gustavo Nocella

Cronaca giovedì 20 giugno 2024 ore 12:40

In casa il market di armi, esplosivi e droga

Un uomo di 62 anni è stato arrestato dai carabinieri dopo che, avendo notato strani movimenti, hanno perquisito la sua abitazione



LIVORNO — I carabinieri della Compagnia di Cecina e della Compagnia di Livorno con l'aiuto di due unità cinofile, addestrate per ricerca esplosivo e droga dal Centro Carabinieri Cinofili di Firenze, hanno arrestato in flagranza di reato un 62enne livornese, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti e patrimonio, gravemente indiziato di diversi reati.

Qualche giorno fa, come spiegano i carabinieri in una nota, i militari, a seguito di controlli più stringenti per monitorare ma soprattutto contrastare i contesti e movimenti illeciti in genere, con particolare attenzione anche alla presenza di armi clandestine nel livornese, e per verificare alcuni sospetti maturati sempre nell’ambito delle attività dai servizi esterni di pattuglia, hanno fatto irruzione in una abitazione di Livorno dove erano stati registrati segnali di presenze sospette, con l'ipotesi che si potessero trovare armi e munizioni non denunciate o addirittura clandestine.

L’operazione, condotta di iniziativa dai carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, ha preso avvio nelle prime ore della mattina di qualche giorno fa. 

Una volta entrati  nell’abitazione e nelle sue pertinenze in cui vive il 62enne, i militari hanno perquisito l'uomo e la casa e hanno trovato un cospicuo numero di armi.

Nel dettaglio i carabinieri hanno trovato un fucile monocanna cal. 12 Beretta risultato oggetto di furto; svariati coltelli; uno sfollagente telescopico e un “nunchaku”; munizioni, 66 cartucce di diversi calibri ed esplodenti, 15 confezioni contenenti molteplici colpi di fuochi d’artificio di varie specie di cui non era mai stata denunciata la detenzione. 

Si tratta di strumenti ritenuti possano essere nella disponibilità di contesti criminali comuni ma non per questo meno dannosi, funzionali ad azioni della criminalità che certamente minerebbero la legalità nei contesti urbani e periferici labronici.

L’esito delle attività ha inoltre consentito ai carabinieri di tracciare e arricchire il proprio patrimonio conoscitivo criminale sul territorio, andando a contestualizzare e cristallizzare gli elementi raccolti nell’ambito dei reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi ed esplodenti.

Nell’ambito delle medesime operazioni di polizia giudiziaria, non è mancata all’appello dell’Arma la presenza delle sostanze stupefacenti; nell’abitazione hanno rinvenuto anche 35 grammi di hashish; 70 grammi di polvere bianca suddivisa in tre sacchetti e riconducibile a sostanza da taglio; materiali per il confezionamento (sacchetti di plastica di varia tipologia); 5 bilancini di precisione e un quaderno, ovvero una sorta di “libro mastro” contenente annotazioni che potrebbero essere ricondotte all’elenco delle consegne di stupefacente ai diversi clienti della ennesima “centrale di spaccio” allestita in casa.

Infine, nell’abitazione era presente anche una banconota da 50 euro falsa, che all’uomo è valsa anche la contestazione del reato di introduzione e spendita di denaro falso.

Ad ulteriore riprova che il 62enne fosse dedito ad attività delittuose e che da esse traesse il proprio sostentamento, sono stati trovati oggetti di uso comune ma che, per lo specifico contesto, sono ritenuti idonei ad essere impiegati in attività illecite e per questo anch’essi sequestrati. 

Si tratta, in particolare, di una maschera di carnevale in gomma raffigurante uno zombie; una coppia di ricetrasmittenti; alcune targhe per veicoli e ciclomotori; alcuni smartphone e una tessera sanitaria intestata ad un a terza persona. 

Tutto materiale strumentale a iniziative criminali nell’ambito dei reati predatori, che è stato sottoposto a sequestro in prospettiva di svolgervi ogni utile approfondimento di tipo tecnico-scientifico per eventuali sviluppi investigativi da mettere a sistema anche con precedenti vicende criminali che hanno interessato il territorio.

All’esito dell’udienza di convalida, il giudice del Tribunale di Livorno ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari e il controllo con il braccialetto elettronico.


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