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Cronaca martedì 07 settembre 2021 ore 18:00

Marittimo morto, sindacati proclamano sciopero

E' in programma domani uno sciopero di 2 ore per ogni turno lavorativo dopo la morte del marittimo avvenuta stamani in porto



LIVORNO — "Sui luoghi di lavoro si muore più che in ogni altro luogo. Un’altra vita consumata in una manciata di secondi. Ci chiedono più tempo, più flessibilità, ma a nessuno sembra interessare come farci tornare vivi alle nostre case, dai nostri cari. Di lavoro si continua a morire". 

Lo dicono Cgil, Cisl e Uil, dopo la morte, avvenuta stamani, di un marittimo di 54 anni al porto di Livorno, colpito al torace da un cavo che si è spezzato durante le operazioni di disormeggio di una nave.

"In segno di protesta e nel rispetto della vita persa nel tragico incidente mortale abbiamo deciso di proclamare per domani mercoledì 8 settembre 2021 uno sciopero di 2 ore per tutti i lavoratori e il personale marittimo del porto di Livorno. Lo sciopero sarà effettuato al termine di ogni turno lavorativo", dicono ancora i sindacati spiegando che lo sciopero sarà a livello provinciale e interesserà anche i porti di Piombino e dell'Isola d'Elba.

Intanto il sindaco Luca Salvetti e l'assessora al Porto Barbara Bonciani esprimono il loro "Cordoglio per la morte del marittimo deceduto questa mattina attorno alle 12 nel porto di Livorno durante le operazioni di partenza della nave su cui lavorava".

“La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere un obiettivo primario delle Amministrazioni, della politica e dei datori di lavoro” dichiarano Sindaco e Assessora. “E' necessario destinare risorse e tempo ai temi della sicurezza affinchè episodi così tragici cessino definitivamente. Ancora più importante è non abbassare la guardia per non compiere errori che possano risultare fatali”.

"E' indispensabile implementare gli investimenti nella sicurezza dei luoghi di lavoro, rafforzare i controlli e promuovere una maggiore cultura e formazione, a cominciare dalle scuole. In questa prospettiva la manifestazione nazionale dell’UGL “Lavorare per vivere” è diretta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul dramma delle morti bianche e a ribadire ancora una volta: basta morti sul lavoro”, hanno dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Giuseppe Dominici, Segretario Regionale UGL Toscana.

"A noi rappresentanti delle istituzioni, oltre all'espressione del massimo cordoglio, spetta invece il compito di impegnarci sempre di più per rafforzare e far crescere tutti gli strumenti utili ad aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro, affinché tragedie del genere non si ripetano mai più. Ed è questo che intendiamo fare, per quanto di nostra competenza, in sede regionale certi di trovare il massimo ascolto ed attenzione rispetto ad un tema che rappresenta un'assoluta priorità", dicono Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd e Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Regione.

“Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla famiglia, e nello stesso tempo il dolore per questo ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto oggi a Livorno. Per la Regione Toscana, che da anni mette in atto tutte le azioni possibili per fare lavorare in sicurezza i lavoratori e proteggerli dagli infortuni, eventi come quello di oggi sono un duro colpo, che ci impone di fare ancora di più e di continuare a diffondere la cultura della sicurezza, perché diventi patrimonio comune di tutti”.

A dirlo il presidente della Regione, Eugenio Giani, nell’apprendere la notizia della morte del marittimo di 54 anni, avvenuta oggi alla Darsena Petroli di Livorno.

"Da anni lavoriamo, insieme alla Asl e all’Autorità portuale, in questa direzione - commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, colpito dalla tragica notizia - coinvolgendo i datori di lavoro, i lavoratori, gli stessi responsabili per la sicurezza, definendo procedure di lavoro condivise in grado di garantire una maggiore sicurezza, intensificando i controlli e facendo formazione. Evidentemente questo non basta. È indubbio che dovremo rafforzare le misure di prevenzione, perché non si può tollerare che si muoia sui luoghi di lavoro. I primi di ottobre - conclude - firmeremo il protocollo, già deliberato in agosto, per la sicurezza del lavoro nel Porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale e rafforzeremo ancora di più la collaborazione tra le parti. La qualità della salute dei lavoratori e della loro sicurezza rimane la nostra priorità”.

"Occorre una mobilitazione generale dei lavoratori e delle lavoratrici per la sicurezza del e sul lavoro ed è fondamentale che le organizzazioni sindacali si impegnino per la sua realizzazione”, dice intanto il Pci.


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