
Lucio Corsi chiude il tour estivo a Milano: «Ma con la mia band è come se fossi sempre a casa». E annuncia le nuove date

Cronaca lunedì 08 settembre 2025 ore 18:48
Nave ong, in corso lo sbarco dei migranti

La nave è attraccata al porto di Livorno. Si tratta di persone in fragili condizioni di salute. Fra i minori a bordo anche una ragazza incinta
LIVORNO — È in corso in queste ore a Livorno un nuovo sbarco di persone salvate in mare. Si tratta di donne, uomini e minori che hanno affrontato un viaggio di due giorni dopo più operazioni di salvataggio in mare. Tra loro ci sono numerosi minori non accompagnati e due donne in gravidanza.
Come spiega la Regione Toscana in una nota, le prime verifiche mediche segnalano condizioni di salute fragili, con casi di scabbia, ustioni chimiche dovute al contatto con carburanti, pazienti affetti da diabete e ipertensione, oltre a persone che portano sul corpo e nella mente i segni delle torture e delle violenze subite nei lager libici.
Il sistema toscano – Protezione civile, volontariato, sanità e istituzioni locali – si è immediatamente attivato per garantire assistenza e cure, con la consueta prontezza e umanità.
Fra le persone sbarcate, informa l’assessora ad ambiente, Protezione civile e difesa del suolo, ci sono due donne incinte, una delle quali è minorenne.
Dal dicembre 2023 gli sbarchi sono stati tantissimi e la macchina della Protezione civile, sottolinea l’assessora, ha imparato a fare questo lavoro: oggi è una macchina rodata, con numeri sempre alti di volontari e sanitari coinvolti. L’assessora conferma ancora una volta l’impegno della Regione a fare la propria parte e rivendica con orgoglio di essere un porto sicuro, motivo per cui insieme alla collega alle politiche sociali è sempre presente agli sbarchi a testimoniare l’attenzione della Regione.
I porti toscani, però, sono purtroppo porti molto lontani, con tutte le difficoltà e le conseguenze che questo comporta, prima di tutto sulla salute e sullo stato psicofisico dei sopravvissuti.
L’assessora alla protezione civile ricorda che il Governo aveva annunciato il blocco navale, aveva detto che avrebbe inseguito i trafficanti per tutto il globo, ma ha finito solo per moltiplicare i porti e stringere accordi inefficaci.
Così persone già stremate vengono costrette a giorni di navigazione aggiuntivi, una vera e propria tortura inutile: la Regione Toscana, invece, crede nell’accoglienza diffusa, che ha funzionato e che ha dato opportunità di vita e di futuro.
Da parte sua, l’assessora alle politiche sociali ha voluto ringraziare il sistema del volontariato, la Prefettura, i Comuni e la rete socio-sanitaria che anche oggi ha dimostrato competenza e grande umanità. La macchina è rodata, ha rivendicato, ma non si può tacere di fronte a questa modalità di gestione dei flussi migratori, disumana e fallimentare. La propaganda ha raccontato che gli sbarchi sarebbero finiti, ma non è così. In Toscana c’è capacità di risposta, ma non si può accettare che donne, uomini e bambini sopravvissuti a viaggi drammatici vengano sottoposti a ulteriori sofferenze per una scelta politica miope e crudele.
La Regione Toscana continuerà a seguire le operazioni di sbarco e a garantire, insieme alle istituzioni locali, tutto il sostegno necessario, ribadendo al tempo stesso la necessità di un cambio radicale nelle politiche nazionali e di un ritorno a un modello di accoglienza diffusa, dignitosa ed efficace.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI