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Cronaca domenica 13 agosto 2023 ore 10:33

Si finge il figlio all'estero per rubare denaro

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di individuare e denunciare un 25enne che avrebbe messo in piedi la truffa ai danni di un 83enne



LIVORNO — I carabinieri della Stazione di Livorno Centro, dopo avere svolto accertamenti e indagini, hanno identificato un 25enne di origini nigeriane, presunto autore di un raggiro ai danni di un anziano livornese.

In particolare dalle indagini svolte dai carabinieri emerge che un uomo di Livorno di 83 anni ha un figlio che per motivi di lavoro si trova frequentemente all’estero.

L'anziano si sente regolarmente con il figlio attraverso un noto social network. Alla fine di Luglio l’anziano padre riceve sulla propria utenza telefonica un sms da un numero sconosciuto, il cui contenuto, apparentemente scritto dal figlio, lo informa che il suo telefono è rotto e che quindi può contattarlo solo mediante una nuova utenza fornita nello stesso messaggio.

Il padre ha quindi provveduto a contattare il figlio a questa sua nuova utenza. Tuttavia dopo vari tentativi di chiamata non andati a buon fine ha ricevuto un messaggio dal nuovo numeri che crede del figlio che gli riferisce di essere impegnato a lavoro e gli scrive mediante l’applicazione chat che, avendo cambiato smartphone da poco, non è in grado di accedere al servizio di home banking per gestire le proprie finanze.

Perciò, sempre con messaggio scritto in chat, chiede al padre di aiutarlo temporaneamente effettuando un bonifico istantaneo di euro 2.480,95 a beneficio di un Iban fornito nello stesso messaggio. Il padre, ritenendo di comunicare con il figlio, ha eseguito la disposizione richiesta. Successivamente, a distanza di poco tempo, si è rripetuta la stessa dinamica.

Questa volta il truffatore, nelle vesti del figlio, ha chiesto la somma di euro 2.250,80 per il pagamento di un divano e un letto, che avrebbe restituito il giorno seguente.

Ma la sera dello stesso giorno il figlio ha fatto rientro in Italia per lavoro e non appena ha chiamato il padre dalla sua vera utenza telefonica, alla richiesta di conferma dell’accredito degli importi dei bonifici, entrambi si sono accorti di essere stati oggetti di una truffa ben strutturata.

L’uomo si è rivolto immediatamente ai carabinieri della Stazione di Livorno Centro che, nel volgere di poco tempo, sono riusciti a identificare il presunto autore e a denunciarlo in stato di libertà per i reati di truffa e sostituzione di persona.

Si tratta di un giovane nigeriano di 25 anni, residente a Brescia, con diversi precedenti per reati analoghi.

In particolare, l’abilità e la rapidità delle indagini svolte dai militari, ha consentito anche di riuscire a sequestrare buona parte della somma di denaro illecitamente sottratta alla vittima che, grazie alla sinergia tra l’Arma e l’autorità giudiziaria competente di Livorno, è stata preventivamente sequestrata, mentre era ancora giacente su uno dei conti correnti beneficiari degli importi.

In questo modo tale importo è stato recuperato e trasferito nel Fondo Unico di Giustizia a disposizione dell’autorità giudiziaria per poi, terminate le indagini, essere restituito al legittimo proprietario. 

In proposito l’invito rivolto dai carabinieri alla cittadinanza, in ordine a questo tipo di dinamica, è quello di denunciare puntualmente le truffe, anche non consumate, per consentire lo svolgimento, comunque, di ogni possibile approfondimento e/o attività investigativa che consenta di individuare oltre i singoli autori anche eventuali strutture criminali organizzate dedite a tali tipologie di truffa che sempre più spesso sono destinate ad una fascia di persone di età anziana più vulnerabili.


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