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Lavoro venerdì 01 agosto 2025 ore 14:32

Vigilanza privata, segnalate criticità

La riunione in Prefettura

Durante un incontro col Prefetto Dionisi hanno chiesto un confronto per il rispetto del contratto collettivo nazionale dei lavoratori



LIVORNO — I sindacati rappresentativi degli istituti di vigilanza privata segnalano da tempo una serie di problematiche che interessano il settore, involgenti il rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) e della normativa specifica sulla vigilanza privata. 

Questo il motivo di un incontro che si è svolto col Prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi.

Le principali criticità rilevate dalle organizzazioni sindacali, come si legge in una nota diffusa dalla Prefettura, riguardano l’osservanza dell’orario di lavoro degli impiegati, dato anche il costante ricorso a turni di straordinario, nonché l’idonea retribuzione e la garanzia di sicurezza dei lavoratori. 

Nonostante le ripetute richieste di chiarimenti e interventi, le Organizzazioni Sindacali non hanno ricevuto risposte soddisfacenti dalle controparti, ciò ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione, sfociato prima nello sciopero dello scorso 6 Giugno, promosso dal personale della società BTV S.p.A., poi in quello delle Guardie Particolari Giurate in Toscana del 9 e 10 Luglio.

In data odierna, presso la Prefettura di Livorno, si è tenuta una riunione, presieduta dal Prefetto Giancarlo Dionisi, che ha coinvolto le organizzazioni sindacali e i rappresentanti degli Istituti di Vigilanza. 

All’esito dell’incontro il Prefetto Dionisi ha dichiarato: "Sono molto soddisfatto di questo confronto. Ringrazio sinceramente tutte le organizzazioni sindacali e tutte le imprese intervenute. Dal tavolo di oggi esce un impegno concreto e positivo: l’Associazione Nazionale degli Istituti di Vigilanza Privata (ANIVP) ha espresso con determinazione la volontà di partecipare attivamente al Tavolo Regionale presso la Regione Toscana. Un’iniziativa che non ha solo valore istituzionale, ma che rappresenta anche un passaggio necessario e prodromico all’apertura delle trattative per un contratto integrativo di secondo livello, capace di rispondere meglio alle specificità territoriali e alle esigenze reali del comparto".

"Il comparto della vigilanza privata è un pilastro silenzioso ma essenziale. - ha proseguito Dionisi -Garantisce ogni giorno la sicurezza di infrastrutture strategiche per Livorno e per l’intero Paese. Penso al porto, ma anche alla logistica, al trasporto valori, agli spazi pubblici sensibili. Non possiamo più permetterci di dare per scontato questo lavoro, né di ignorarne le fragilità. Le istanze portate avanti dai sindacati in questi mesi sono molte e complesse: contrattuali, giuridiche, economiche". 

"Ma voglio dirlo con chiarezza: al centro c’è soprattutto una questione di sicurezza sul lavoro. E la sicurezza non può essere vista come un lusso o una variabile negoziabile. È un dovere, punto. Un dovere per tutti, a partire dalle aziende. Abbiamo bisogno di una sede stabile, continuativa, dove affrontare senza retorica le difficoltà che il settore sta vivendo. Serve una regia istituzionale che tenga insieme diritti e responsabilità. Questo è il senso del tavolo regionale: affrontare con metodo, in modo costruttivo e concreto, tutte quelle carenze che sono ormai evidenti. - ha aggiunto il Prefetto - Mi preme ribadire un punto che considero centrale: le condizioni economiche, giuridiche e la sicurezza sul lavoro sono strettamente interconnesse. Dove si riconoscono e si rafforzano i diritti contrattuali, cresce anche la qualità del lavoro e, con essa, la sicurezza. E dove manca sicurezza, manca anche dignità del lavoro. È un circolo che dobbiamo invertire".

"Lo dico con grande franchezza alle aziende del settore: investire sulla sicurezza non è un’opzione, è una responsabilità precisa. È il primo criterio per costruire un settore sano, credibile, sostenibile. E se oggi il comparto fatica a trovare nuove risorse umane, è anche perché manca attrattività. La si conquista con condizioni migliori, più stabili, più sicure. - ha concluso il Prefetto - Questo percorso lo continueremo a seguire da vicino anche come Prefettura. Il tavolo provinciale resta attivo. Continueremo a monitorare, a convocare, a facilitare il confronto. Perché il lavoro che protegge deve essere a sua volta protetto. E perché la sicurezza non può stare in piedi senza il rispetto del lavoro".


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