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Attualità venerdì 12 dicembre 2025 ore 08:00
Porti e città, Livorno laboratorio di futuro

Il punto sui progetti e le attività per integrazione e coesistenza fra porto e città
LIVORNO — Si è tenuto ieri in Fortezza Vecchia l'evento celebrativo per festeggiare i dieci anni di vita del Livorno Port Center, il moderno e tecnologico laboratorio dedicato alla portualità, alla sua storia, ai suoi mestieri e ai suoi traffici. Il presidente dell'AdSP, Davide Gariglio, e il direttore generale dell'Associazione Internazionale Villes et Ports, Bruno Delsalle, hanno firmato la Carta aggiornata dei Port Center.
"In questi anni siamo riusciti a creare un clima di comunità. Un grazie al compianto Giuliano Gallanti e a chi dopo di lui ha costruito e condiviso ogni passo di questo percorso", ha dichiarato il presidente Gariglio.
Rafforzare la cooperazione tra la città e il suo porto e promuovere una convivenza armoniosa delle attività portuali nei territori che li ospitano. E' con questa idea di fondo che nel lontano 2015 l'allora presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, inaugurò l'apertura del secondo Port Center in Italia dopo quello di Genova, un mini-museo high-tech incastonato nel cuore della Fortezza Vecchia, un laboratorio multimediale e tecnologico che in questi due lustri ha permesso a studenti, cittadini e turisti, di conoscere la storia, le funzioni dello scalo labronico e le sue professioni. Non una semplice esposizione multimediale delle banchine livornesi, con tanto di touch screen e schermi scorrevoli, ma una palestra di vita attraverso la quale avvicinare sempre di più i cittadini alla realtà portuale.
Oggi, a distanza di dieci anni dalla sua nascita, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e l'Associazione internazionale Villes et Ports hanno organizzato nella Sala Ferretti dell'antico Fortilizio un evento celebrativo, non soltanto per ricordarne il genetliaco, che è caduto lo scorso 3 novembre, ma anche per riavvolgere il nastro delle attività messe in campo in questi anni dalla Port Authority per favorire la compatibilità tra il porto e il tessuto urbano retrostante.
Le iniziative legate al progetto Porto Aperto, che da diciassette anni promuove la conoscenza delle aree e delle strutture portuali; i giovedì del Port Center (una serie di appuntamenti tematici che spaziano dalla storia alla cultura portuale in genere); la Biblioteca tematica realizzata nel 2022 nello stesso edificio dove ha sede il Port Center (la Sala del Capitano); il circuito didattico-espositivo che include l'esposizione delle imbarcazioni storiche presso il Magazzino ex Collettame delle FS; la gestione della Fortezza Vecchia, di cui è stata garantita l'apertura al pubblico, promuovendone la funzione di cerniera tra porto e città quale asset fondamentale di attrazione per turisti e passeggeri e cittadini.
Pezzo dopo pezzo, l'AdSP è riuscita in questi anni a costruire un eco-sistema integrato attraverso il quale permettere alla comunità non soltanto di conoscere la realtà portuale, ma di comprenderla e viverla in modo consapevole.
"In un contesto nel quale la coesistenza di funzioni portuali e funzioni urbane crea spesso frizioni e attriti, diventa fondamentale mettere in campo strategie virtuose che contemperino le esigenze di sviluppo infrastrutturale con quelle di qualità urbana e ambientale", ha affermato in apertura di convegno il presidente dell'AdSP, Davide Gariglio, che ha voluto ringraziare della presenza i past president che si sono susseguiti alla guida della Port Authority (erano presenti in sala l'ammiraglio Pietro Verna, Stefano Corsini e Luciano Guerrieri).
Gariglio ha sottolineato come il Port Center sia parte di un progetto molto più ampio che ha come finalità "la creazione di un percorso condiviso per favorire una reale integrazione tra due realtà - quella portuale e quella cittadina - che hanno interessi diversi e talvolta divergenti".
Il primo inquilino di Palazzo Rosciano ha dato atto all’Autorità Portuale di essere riuscita in questi anni “a creare un clima di comunità grazie ad iniziative tese a far percepire il porto non come una presenza estranea ma come un volano di crescita economica per il territorio, un hub strategico per il futuro dei giovani, una fonte di reddito e ricchezza”.
Se è vero che le iniziative sulla sostenibilità ambientale (come lo sviluppo del cold ironing), le attività di valorizzazione del patrimonio storico (come il ripristino dell'acquaticità della Fortezza Vecchia e della Torre del Marzocco) e quelle di rigenerazione delle aree di waterfront (come il contributo anche economico della Port Authority al rilancio del porto turistico), sono tutti pezzi di una strategia che ha come obiettivo ultimo quello di produrre benessere sociale nell'ottica di una governance sostenibile dei porti del Sistema, i Port Center possono e devono essere - secondo Gariglio - uno strumento strategico per diffondere il valore aggiunto di una comunità che nella propria identità marittima può individuare le risorse utili alla costruzione di un nuovo futuro.
E proprio in questa direzione vanno i progetti dell'Autorità Portuale, che vedono nella realizzazione di una vera e propria rete di Port Center territoriali la leva fondamentale per creare e diffondere cultura, avvicinando le persone ai porti attraverso l'uso della tecnologia. In quest’ottica, sono stati individuati gli spazi idonei per l’allestimento di un nuovo Port Center a Piombino all’interno del CISP-Centro Integrato Servizi Portuali, in prossimità della Stazione Marittima, mentre a Portoferraio potrebbe nascerne un altro all'interno dei Magazzini del Sale, edificio in via di riqualificazione che sarà destinato ad ospitare anche l'Ufficio Amministrativo Decentrato dell'AdSP, inaugurato ad aprile del 2023.
Tanta progettualità fonda le proprie basi su una visione storica che non ha mai smesso di mettere al centro l’uomo. Ne è consapevole il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che nel suo intervento ha rivolto alla Port Authority un sentito ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni: “Livorno non è una città con il porto ma una città di porto” ha dichiarato, sottolineando come l'idea innovativa del Port center abbia saputo inserire il porto in una dimensione narrativa che ne ha facilitato l'integrazione nel tessuto urbano.
Sulla stessa lunghezza d’onda il il capo reparto tecnico-amministrativo della Direzione Marittima della Toscana, CV. Armando Ruffini, che ha fatto presente come la pianificazione delle aree con funzione di interazione porto-città sia stata istituzionalizzata con la legge di riforma dell'ordinamento portuale, mentre il direttore dell’AIVP, Bruno Delsalle, ha parlato della funzione strategica dei Port Center: dei veri e propri laboratori attraverso i quali sperimentare forme di coesistenza virtuosa tra le città e i porti.
L'iniziativa celebrativa organizzata da AdSP e AIVP ha visto la partecipazione di esperti, e speaker internazionali, che sotto la moderazione della responsabile comunicazione di Assoporti, Tiziana Murgia, hanno raccontato le proprie esperienze di integrazione tra porto e città, soffermandosi anche sul tema della valorizzazione smart del patrimonio culturale-portuale; particolare attenzione è stata data al progetto Miglio Blu di Livorno, messo a punto dall'AdSP nel 2024 e finalizzato alla messa in rete e alla promozione digitale del patrimonio culturale dello scalo labronico.
Nel corso dell'evento il presidente dell'ente portuale, Davide Gariglio, e il direttore dell'AIVP, Bruno Delsalle, hanno inoltre firmato la Carta aggiornata dei Port Center, che definisce un quadro di missioni identificate e condivise sulla cui base ogni Port Center sviluppa il proprio programma di attività in funzione della storia e della situazione socio-economica di ogni città-porto.
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