Cronaca mercoledì 10 luglio 2024 ore 08:40
Moby Prince, "reperti contaminati da esplosivi"

Durante l'audizione in Commissione parlamentare il tenente colonnello dei Ris Gregori ha esposto i risultati delle analisi effettuate
ROMA — Su alcuni reperti del traghetto Moby Prince, a bordo del quale persero la vita a causa di un incendio 140 persone il 10 Aprile 1991, sono state trovate tracce di contaminazione da esplosivi.
40 i reperti analizzati comprese buste e scatole che li contenevano.
In base alla tesi esposta ieri, 9 Luglio, dal tenente colonnello Adolfo Gregori, durante l’audizione della Commissione parlamentare dedicata alla tragedia del Moby Prince, ci sarebbe stata una contaminazione derivata da manipolazione dei reperti o in fase di prelievo o in fase di prime analisi, effettuate negli anni novanta in cui ancora le tecniche non erano affinate come oggi.
Dato che le tracce di esplosivi trovate durante le analisi più recenti e con mezzi più moderni erano molto basse ed erano presenti su alcuni reperti ma anche sulle buste e gli scatoloni che li contenevano Gregori appunto ha sottolineato il fatto c'è stata una contaminazione.
Gregori era stato incaricato di cercare tracce di esplosivi sia dalla Procura che dalla Commissione parlamentare sui resti del traghetto ma quanto riscontrato dalle analisi, secondo il tenente colonnello dei Ris, descrive una situazione del tutto particolare.
Secondo Gregori infatti da un lato se sul traghetto ci fosse stata una esplosione causata da un ordigno, visto il vasto e lungo incendio e le alte temperature l'esplosivo sarebbe stato completamente bruciato e non se ne sarebbe trovata traccia.
Però Gregori ha anche spiegato che in caso di ritrovamento di reperti con tracce di esplosivi queste avrebbero dovuto essere ben maggiori di quelle trovate che sono in bassissima quantità.
Le tracce trovate erano comunque di esplosivi usati da militari o artificieri, non di esplosivi comuni.
Secondo Gregori inoltre, viste le tracce di esplosivi da contaminazione trovate su scatole e buste dei reperti, non ci sarebbe stata una attenta conservazione di tali reperti che si trovavano a Livorno.
Poi la audizione è andata avanti in forma secretata.
Il video pubblico con la relazione è disponibile a questo link.
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