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Calenda e Renzi tornano a stringersi la mano. Ambra Angiolini su Gaza: «Tra i cittadini senso di impotenza fortissimo»
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Attualità venerdì 06 giugno 2025 ore 07:00

Carabinieri, celebrati i 211 anni

La cerimonia si è svolta presso il Comando proviciale di Livorno. Report delle attività recenti più significative e riconoscimenti



LIVORNO — Il 5 Giugno 2025 l’Arma dei Carabinieri celebra il 211esimo annuale. A Livorno, nel cortile della caserma “Gen. Amico”, si è svolta la tradizionale cerimonia militare alla presenza delle Autorità civili e militari, dei familiari delle vittime.

Alle 15,45, il Generale di Brigata Gianluca Feroce, Comandante della 2^ Brigata Mobile, e il Col. Piercarmine Sica, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Livorno, accompagnati dal Capo di Stato Maggiore della 2^ Brigata e dai rappresentanti delle locali Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dall’Associazione Nazionale Forestale, hanno deposto una corona presso il monumento in onore dei caduti. Successivamente la cerimonia ha visto lo schieramento di un reparto in armi composto da:

la fanfara dell’Accademia Navale di Livorno;
la Bandiera di Guerra del Gruppo di Intervento Speciale;
un plotone composto da Carabinieri del 1° Reggimento CC Paracadutisti “Tuscania” e del G.I.S.;
un plotone di Carabinieri della 2^ Brigata Mobile;
un plotone dell’Arma Territoriale in Grande Uniforme Speciale;
un plotone di Comandanti di Stazione del Comando Provinciale e del Gruppo Carabinieri Forestale, una rappresentanza dei carabinieri Nucleo Ispettorato Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Livorno;
presente anche una rappresentanza delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.


Seguita poi l’affluenza dei labari, del gonfalone della Provincia di Livorno, delle Città di Livorno e Piombino e la bandiera di guerra del G.I.S.


Nel corso della cerimonia è stato fatto il punto sull’attività svolta, ricordando i risultati conseguiti dai carabinieri in tutta la provincia di Livorno e sul significativo impegno in Italia e all’estero dei militari della 2^ Brigata Mobile.


I carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno assicurato la loro vicinanza ai cittadini attraverso le quattro Centrali Operative (da dove giungono le richieste del 112 NUE, il Numero Unico di Emergenza europeo), le pattuglie dei Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, e delle 27 Stazioni dislocate su tutto il territorio della provincia.
Complessivamente, negli ultimi 12 mesi le Centrali Operative dell’Arma hanno ricevuto circa 28.000 telefonate, spaziando dalle semplici richieste di informazioni agli interventi strutturati contraddistinti da urgenza e delicatezza, come le oltre 300 che hanno poi richiesto l’attivazione del codice rosso. Il territorio è stato presidiato con 20.000 servizi esterni, che hanno permesso di identificare 81.000 persone, sottoporre a controllo 40.000 veicoli, nonché svolgere oltre 800 servizi di ordine pubblico.


È stata significativa l’attività di ricezione delle denunce: 10.854 i reati denunciati presso i Comandi dell’Arma labronica, a fronte di 14.548 denunce presentate a tutte le forze dell’ordine della provincia. L’Arma ha pertanto perseguito il 74,61% dei delitti.

Questi dati consentono di comprendere le dimensioni della quotidiana ed incessante attività svolta dall’Arma di Livorno che, peraltro, al di fuori del capoluogo assicura quasi in via esclusiva i servizi di prevenzione e controllo del territorio. Il riscontro, in termini numerici, di questo costante e imponente impegno si trova nei quasi 500 arresti eseguiti, nelle oltre 2.500 denunce presentate e trattate con le successive attività di indagine, riferiti allo scorso anno ed ai primi mesi del 2025.

Rimane costantemente alta l’attenzione del Comando Provinciale sul fenomeno della “violenza di genere”. Nell’ambito della rete antiviolenza dell’Arma dei Carabinieri sono attive 3 “stanze tutte per sé” appositamente dedicate all’ascolto delle vittime di violenze; si tratta di locali adeguatamente attrezzati e riservati alle cosiddette “fasce vulnerabili”, coloro che risentono delle difficoltà proprie di chi denuncia episodi che afferiscono alla sfera intima e privata e che spesso riguardano anche i minori; si trovano all’interno delle strutture dell’Arma di Livorno, Cecina e Portoferraio. Nello stesso ambito, alla fine dello scorso anno, anche la Compagnia di Piombino è stata dotata di una “Stanza tutta per sé” portatile: costituita da un kit di ascolto dotato di personal computer, microfono ed una webcam custoditi all’interno di una valigetta, che consente ai Carabinieri di poter raccogliere, in qualsiasi luogo la vicenda e/o le indagini lo richiedano, le dichiarazioni delle vittime di violenza nonché poter registrare con alta sensibilità acustica e senza interruzioni, ogni elemento utile, tutelando e salvaguardando il più possibile le persone coinvolte. La creazione di tali “stanze” è stata possibile grazie all’efficace collaborazione con Soroptimist International Italia nell’ambito del progetto denominato “Una stanza tutta per sé”.

L’attività di contrasto in materia di violenza di genere svolta dall’Arma di Livorno ha consentito di operare nel complesso 46 arresti, in flagranza di reato e su ordine di custodia cautelare emesso dall’autorità giudiziaria, e 157 denunce in stato di libertà.
Per tracciare un quadro che possa rappresentare in modo adeguato l’impegno affrontato dall’Arma labronica nell’arco dell’ultimo anno, vengono menzionate le principali operazioni di polizia giudiziaria condotte in maniera capillare su tutto il territorio della provincia labronica dai diversi reparti.


Il 2 Settembre 2024 i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 15 persone, 6 italiani e 9 extracomunitari, tutti di età compresa tra i 26 e i 67 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di traffico, importazione dal Perù e dalla Spagna e spaccio di sostanze stupefacenti quali hashish, cocaina, eroina, metadone nonché mescalina e kratom.

L’indagine, denominata “Mexal”, avviata a seguito di una segnalazione della DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga relativa al sequestro operato in Francia nel 2023 di un pacco proveniente dal Perù contenente sostanza stupefacente del tipo “Mescalina” indirizzato ad una donna di Rosignano Marittimo, ha consentito di individuare una fiorente attività di spaccio che interessava diverse province in Toscana e Liguria per un giro d’affari, in sette mesi, stimato in 150mila euro.


Il 25 Febbraio 2025 i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Portoferraio, supportati nella fase esecutiva anche dai colleghi della Stazione di Napoli-Poggioreale, su disposizione della Procura della Repubblica di Livorno, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gil del Tribunale di Livorno, nei confronti un 47enne campano, gravemente indiziato, in concorso con altre persone in corso di identificazione, di plurimi episodi, perfezionati o tentati, di truffa aggravata. L’uomo è stato rintracciato e arrestato nel napoletano con l’accusa di essere il responsabile di due truffe consumate e del tentativo di ulteriori quattro ai danni di anziane persone dell’Isola d’Elba che avevano destato particolare allarme e preoccupazione in tutta la cittadinanza.

Il 19 Maggio 2025, nell’ambito dell’operazione denominata “Drago”, i carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, coadiuvati dall’Arma territoriale competente e da R.O.S., G.I.S., 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, Squadroni Eliportati Cacciatori di Sardegna e di Sicilia, Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas (CA), Squadre Operative di Supporto dei Battaglioni Toscana e Sardegna, Nucleo Cinofili di Firenze, per un totale di oltre 300 Carabinieri, hanno eseguito, nelle province di Nuoro, Pisa e Bologna, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal gip del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 11 persone, tutte di origine sarda, ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di rapina pluriaggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da guerra, munizioni da guerra, esplosivo ed armi comuni da sparo e di furto pluriaggravato e ricettazione. Il citato provvedimento è stato emesso a seguito di una complessa e tempestiva indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Livorno per il cruento assalto a due furgoni portavalori avvenuto il 28 marzo 2025 in pieno giorno sulla SS1 Aurelia nel comune di San Vincenzo, all’esito del quale un “commando” armato composto da soggetti travisati e dall’accento sardo si è impossessato di circa 3.000.000 di euro, dandosi alla fuga. Le certosine indagini hanno consentito di accertare le relazioni tra gli indagati e le attività svolte (alcuni esecutori materiali ed altri con funzioni di supporto), dimostratisi esperti nell’utilizzo di armi (anche da guerra) ed esplosivi, con attività preparatorie di mesi, la precostituzione di alibi ed il reperimento di veicoli, oggetto di furto/rapina, utilizzati per bloccare il transito dei furgoni portavalori.

Particolare impegno è stato profuso nell’azione di contrasto ai reati contro il patrimonio: 277 le persone arrestate e 336 quelle denunciate per furto.
L’Arma ha inoltre proceduto su 100 rapine commesse in provincia, per cui sono stati denunciati 71 autori e 29 arrestati.

In materia di lotta alla droga, l’attività di contrasto ha consentito di arrestare 53 persone e denunciarne in stato di libertà 108.
I sequestri eseguiti hanno riguardato quantitativi significativi, per un totale di oltre 150 chili delle varie sostanze: cocaina, hashish, eroina, marijuana e anche droghe sintetiche quali Mdma (Metilenediossimetamfetamina, detta comunemente ecstasy) e ketamina.


Il fenomeno delle truffe, per quanto insidioso e presente in provincia, ha visto crescere il numero delle persone denunciate, grazie alla sempre maggiore attività di sensibilizzazione promossa dall’Arma dei Carabinieri a livello nazionale e locale, e alla conseguente maggiore consapevolezza del rischio di raggiro da parte della popolazione. 334 i presunti autori individuati e denunciati alla Procura della Repubblica per questo tipo di reato.
Al successo operativo in questo ambito ha certamente contribuito l’attività di sensibilizzazione dell’Arma a favore delle principali vittime di questo reato, individuabili tra le persone anziane. Queste ultime, infatti, sono risultate spesso vittime di truffe da parte di soggetti che carpiscono la loro fiducia spacciandosi per appartenenti ad enti o società di pubblico servizio, se non anche alle stesse forze dell’ordine, o vantando la conoscenza diretta di parenti o conoscenti dei soggetti raggirati.

Ampia è stata l’opera di informazione dell’Arma, soprattutto mediante i Comandanti di Compagnia e di Stazione che presso i luoghi di aggregazione di persone anziane (come ad esempio circoli per anziani e parrocchie) hanno incontrato la cittadinanza fornendo utili informazioni e consigli nonché diffuso un pratico vademecum divulgativo, realizzato dal Comando Provinciale. 35 gli incontri tenuti con la popolazione, ognuno dei quali ha visto una grande ed interessata partecipazione, 650 le persone coinvolte grazie alla collaborazione di diocesi e parrocchie, amministrazioni comunali ed associazionismo.


In tema di vicinanza alla popolazione, e in particolare alle giovani generazioni, grazie alla fattiva collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dei dirigenti degli istituti scolastici, circa 60 gli incontri tenuti presso le scuole della provincia con 2.000 studenti coinvolti; ma anche le porte delle caserme si sono aperte per accogliere giovani studenti in visita ai Comandi del territorio labronico. Tra i temi trattati la cultura della legalità, il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo, le insidie che celano dietro il web per un utilizzo consapevole della tecnologia nonché i rischi di pubblicare in modo sconsiderato proprie immagini che difficilmente potranno poi essere eliminate. Infine sono stati trattati in profondità, soprattutto in ottica di prevenzione, specialmente con gli studenti più grandi delle scuole superiori, tematiche in materia di conseguenze dell’assunzione di sostanze stupefacenti ed alcoliche, soffermandosi e facendo riflettere gli studenti sui danni irreparabili che le nuove droghe sintetiche provocano al sistema nervoso.

Nell’ambito delle attività condotte sul territorio della provincia nell’ultimo anno, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno ha continuato poi ad avvalersi della sinergica e fattiva collaborazione dei comparti di specialità dell’Arma, detentori delle expertises necessarie a condurre adeguata azione di contrasto agli illeciti penali disciplinati da norme cd. di settore.


Significativo l’impegno in Italia e all’estero dei militari della 2^ Brigata Mobile, con al comando il Generale di Brigata Gianluca Feroce, da anni impiegati nelle principali missioni di pace nelle aree di crisi, nonché in Italia in occasione di eventi straordinari o calamità naturali. Istituita il 15 settembre del 2001, la 2^ Brigata Mobile aggiunge il requisito dell’intervento e dello spostamento rapido alla capacità di svolgere funzioni militari e di polizia.
Proprio a sottolineare il significativo impegno dei militari della Brigata, numerosi i riconoscimenti consegnati durante la cerimonia, il primo dei quali, un encomio solenne ad un Ufficiale Superiore del G.I.S. per l’assoluto valore dimostrato in qualità di Comandante dello Special Operations Advisory Group, nell’ambito della Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano.

Tra i 20 militari premiati, appartenenti alla 2^ Brigata Mobile ed al Comando Provinciale di Livorno, ricordiamo quali destinatari di Encomio Semplice:
2 Sottufficiali del G.I.S. ed 1 Appuntato Scelto Q.S. della 2^ Brigata Mobile per aver operato in un contesto di missione in territori esteri dimostrando un altissimo senso del dovere, competenza e professionalità esaltando il prestigio dell’Istituzione;
1 Ufficiale ora in congedo e 2 sottufficiali della Compagnia di Piombino per l’elevata professionalità e spirito di sacrificio con cui hanno condotto una complessa indagine sul caporalato conclusasi con l’esecuzione di 9 provvedimenti restrittivi ed il sequestro preventivo di rapporti bancari e terreni;
1 Ufficiale e 3 sottufficiali del Nucleo Investigativo di Livorno per l’elevata professionalità e spiccato acume investigativo che ha permesso di disarticolare un pericoloso sodalizio dedito al traffico internazionale di rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti. L’operazione si concludeva con l’arresto di 17 persone;
1 Ufficiale Comandante di Sezione di Nucleo Investigativo, evidenziava elevate doti professionali e senso del dovere conducendo una complessa attività che consentiva di trarre in arresto quattro persone, autrici del brutale omicidio di un pensionato a scopo di rapina;
1 Ufficiale della 2^ Brigata Mobile, Comandante della missione in Niger, per aver condotto attività addestrative per le Forze Armate Nigerine superando vincoli di risorse e di tempo, trovando soluzioni rapide e concrete in particolari contesti operativi.


Con Elogio scritto sono stati premiati:
1 Sottufficiale ed 1 Carabiniere Scelto del 1° Reggimento CC Paracadutisti “Tuscania” per il prezioso e determinante contributo fornito nell’espletamento di numerosi e delicati compiti in territorio iracheno e somalo;
2 militari della 2^ Brigata Mobile per aver operato con eccezionale motivazione ed incondizionata dedizione al servizio presso il Baghdad Diplomatic Support Center ed il Mobile Training Team Carabinieri in Baghdad;
infine 2 Sottufficiali ed 1 Carabiniere Scelto della Compagnia di Piombino hanno ricevuto un compiacimento per aver evidenziato professionalità, prontezza operativa e senso civico in occasione dell’intervento nei confronti di un individuo rinchiusosi nella propria abitazione minacciando propositi suicidi, riuscendo ad immobilizzarlo, evitando così più gravi conseguenze.


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