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Attualità mercoledì 16 ottobre 2024 ore 18:12

Darsena Europa, sopralluogo nel cantiere

Giani e Guerrieri

A Livorno il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e il commissario straordinario dell'opera, Luciano Guerrieri



LIVORNO — "2026. E' l'anno entro il quale dovrebbero concludersi i lavori di consolidamento della prima vasca di colmata del futuro terminal container della Darsena Europa".

Lo ha dichiarato il commissario straordinario dell'opera, Luciano Guerrieri, nel corso di una visita al cantiere organizzata oggi pomeriggio assieme al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e alla vice commissaria della Darsena Europa, Roberta Macii.


In questi mesi, il raggruppamento di imprese incaricato di seguire i lavori, il RTI guidato da Sidra, braccio operativo italiano del colosso belga Deme, e composto dalla controllata Infrastructure di Fincantieri, da Sales e Fincosit, si è dato un gran bel da fare per livellare i mammelloni di materiale presenti sul terreno. L'ultimo step è adesso quello di drenare tutti e 339.000 metri quadrati della superficie della cassa di contenimento.


"Entro la fine del 2025 avremo consolidato i primi 80 mila mq del terreno" ha dichiarato Guerrieri. "Nel giro di due anni, e in largo anticipo rispetto alla realizzazione delle opere a mare, avremo quindi realizzato una quota parte delle aree del futuro terminal container"  ha aggiunto.

Inserendosi nel dibattito di queste settimane sull'utilizzo immediato dei piazzali in attesa del completamento di tutta la Piattaforma, Guerrieri ha sottolineato che si tratta di una discussione delicata che dovrà coinvolgere necessariamente tutto il cluster portuale: "Nelle more della realizzazione della prima fase della Darsena Europa, sarà possibile destinare temporaneamente i nuovi piazzali ad altri usi ma - ammette - tali soluzioni non dovranno pregiudicare l'obiettivo finale, che è quello di realizzare il terminal container della Darsena Europa".

Un concetto simile è stato espresso da Roberta Macii: "Il nostro obiettivo sarà quello di contemperare le esigenze degli operatori economici, che ci stanno chiedendo quando sarà possibile usare queste aree, con le esigenze programmatorie dell'Ente, espresse e sviluppate nel Piano Regolatore Portuale. Il PRP non esclude la possibilità di un proficuo utilizzo provvisorio dei nuovi piazzali. Cominceremo a definire al meglio le procedure quando riterremo che la aree avranno acquisito una dimensione minima sufficiente da consentirci di accogliere altre attività economiche" ha detto.

Nel corso della visita in cantiere, Guerrieri si è inoltre soffermato sulle opere a mare: "Il 7 ottobre scorso ci è stato consegnato dalle imprese il progetto esecutivo relativo alla realizzazione delle dighe foranee e delle attività di dragaggio" ha spiegato.

"Si tratta di un progetto enorme che comprende anche il piano di monitoraggio, che dovrà essere concordato con Arpat. Noi vogliamo fare le cose per bene: il progetto esecutivo è attualmente in fase di verifica tecnica e contiamo di poterlo approvare nelle prossime settimane. Entro la fine dell'anno contiamo di poter iniziare i primi lavori relativi alla realizzazione delle dighe foranee. Nel frattempo, la struttura commissariale lavorerà sulla predisposizione del bando di gara per la gestione e realizzazione del terminal container".

"La piattaforma Europa, base per la Darsena Europa, sta prendendo forma, anche visivamente tra scogliere e colmate – ha commentato il presidente Giani -. Sarà il punto di partenza per realizzare la banchina dove, in alcuni tratti, le navi avranno un pescaggio garantito da 17 a venti metri rispetto ai dodici attuali”.

“La conseguenza – ha sottolineato Giani – è evidente: questo vuol dire introdurre Livorno nelle rotte delle grandi linee internazionali marittime con una movimentazione di merci senza precedenti in Italia”.

“Per il progetto della Darsena Europa – ha proseguito Giani – la Regione ha stanziato 200 milioni di euro. Vogliamo portare Livorno al centro del commercio marittimo internazionale, convinti che la Darsena possa essere una base infrastrutturale foriera di una sviluppo economico di grande portata”.


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