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Attualità martedì 30 agosto 2016 ore 09:00

Dieci idee per riqualificare le periferie

Approvati i progetti. Nogarin: "Un piano d'investimento da 41 milioni di euro per disegnare la Livorno del futuro"



LIVORNO — Sostenibilità ambientale, alta qualità architettonica degli interventi, capacità di innescare processi di inclusione sociale.
Sono questi i principi su cui il Comune di Livorno ha deciso di costruire la propria proposta di sviluppo delle periferie. Questa mattina la Giunta ha approvato i 10 progetti di riqualificazione urbana che parteciperanno al bando promosso dalla Presidenza del Consiglio con il decreto del 25 maggio scorso e il cui termine scade il 30 agosto.

“Questa è una proposta a 360 gradi che punta a dare nuovo lustro all'intera città – sottolinea il sindaco Filippo Nogarin -. Si va dal tanto atteso rilancio delle Terme del Corallo, che oggi rappresentano una ferita profonda nel cuore di Livorno, alla realizzazione di importanti interventi mirati a dare una risposta all'emergenza abitativa. Ma abbiamo messo in fila anche progetti legati alla mobilità sostenibile e alla promozione turistica del nostro territorio, attraverso una valorizzazione sia del lungomare che dei fossi medicei. Abbiamo lavorato tutta l'estate per mettere nero su bianco un piano di investimenti da 41 milioni di euro in grado di disegnare la Livorno del futuro”.

Il costo complessivo di questi progetti è di oltre 41 milioni di euro.

I progetti in dettaglio:

1. Social housing Garibaldi
Il progetto si propone di restituire identità, funzione e ruolo all'intero quartiere, avendo come asse portante la realizzazione di 79 alloggi a canone sostenibile e la vendita di 34 alloggi di edilizia convenzionata. L’intervento, capace di innescare un processo di rivitalizzazione economica e sociale del contesto urbano di riferimento, ruota intorno alla delocalizzazione del mercato ortofrutticolo.

2. Nuovo mercato ortofrutticolo
L’attuale mercato si estende su una superficie di 14.400 mq e vede la presenza di 10 commissionari e 30/35 produttori agricoli. Si tratta di una realtà che fornisce occupazione a oltre 150 persone, rifornendo circa 400 punti vendita tradizionali, con un giro di affari di circa 15/18 milioni di euro all’anno. Con questo progetto il mercato verrà trasferito in un'area di 14.800 mq oggi inutilizzata dove verrà realizzato un edificio di circa 2.230 mq di superficie coperta, di cui 1.565 mq per i magazzini e i restanti 665 mq a tettoia.
Il nuovo mercato sarà dotato di un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche dalle superfici impermeabili e di un sistema solare fotovoltaico in copertura da 195 kwp.

3. Erp Chiccaia
L'isolato verrà demolito e ricostruito attraverso la composizione di quattro edifici e di un bosco urbano. Quest’ultimo è immaginato come spazio connettivo interno all’isolato ma anche in continuità con spazi analoghi previsti nel piano di ricostruzione del quartiere.
I fabbricati di altezza costante, quattro piani, si posano sul terreno senza allineamenti geometrici apparentemente precisi e hanno un numero per piano variabile di quattro o cinque alloggi (per un totale di 54 UA), con posti auto pertinenziali che sono ritrovati al piano terra. Questo piano (a terra) sarà quindi caratterizzato da uno spazio adibito ai parcheggi coperti, all’accesso alle residenze nonché ai ripostigli e ai locali tecnici.
Il progetto prevede una componente solare fotovoltaica pari a 10 mq per alloggio, posta alla sommità degli edifici, su un porticato di bordo dotato di frangisole.

4. Terme del Corallo
E' previsto il recupero dell’edificio dove si trova la sala mescita, sul lato Nord-Est del complesso. La sala mescita, ricca di decorazioni sia alle pareti che ai soffitti, è un ambiente a doppio volume, delle dimensioni di circa 195 mq che per la sua conformazione e per le sue dimensioni, una volta recuperata, potrà essere utilizzata come sala per convegni o per mostre temporanee. La saletta che vi si affaccia può essere anch’essa utilizzata come sala mostra oppure come ambiente di supporto. Nell’appartamento adiacente alla sala mescita troveranno ubicazione i servizi igienici, due uffici e un deposito. Il piano soprastante rimane alloggio di custodia per presidiare le strutture.

5. Ciclostazione
La ciclostazione si inserisce nell’ambito del recente progetto di riqualificazione innanzi citato, riguardante lo spazio urbano interposto tra la stazione ferroviaria e le delle Terme del Corallo. Sarà allestita all’interno dell’attuale tettoia in acciaio, posta sul lato destro della stazione.
Al di sotto della tettoia, in adiacenza all’esistente e funzionante stazione di bike-sharing cittadino, è previsto un involucro vetrato in cui collocare 300 posti bici in compact su due livelli e un box shop dedicato a piccole riparazioni, ricambi ed accessori in vendita, pompe di gonfiaggio in self-service, noleggio biciclette. La ciclostazione sarà chiusa, videosorvegliata e dotata di un sistema di controllo elettronico degli accessi, così da garantirne il funzionamento H24.

6. Viale Caprera
I lavori riguardano la ricostruzione del ponte sul fosso di viale Caprera, a completamento della riapertura dell’antico canale, che fu interrato all’inizio del secolo scorso per motivi igienici. Il ponte verrà ricostruito secondo il suo aspetto originario ed è teso a rafforzate l'attività turistica alla Venezia.

7. Bellana
Il progetto immagina il controviale Italia, nel tratto compreso tra largo Bellavista (escluso) e la piazzetta dell’Acquario, come uno spazio unitario affacciato sullo specchio acqueo della Bellana e fortemente integrato con i giardini di viale Italia. E’ previsto l’allontanamento delle auto e la restituzione a pedoni e biciclette dell’intero spazio stradale, che diverrà luogo di incontro e di soggiorno per abitanti e turisti.

8. Stazione di ricarica dei veicoli elettrici
Il progetto vuole realizzare un’infrastruttura di Ricarica pubblica per veicoli elettrici e la raccolta delle informazioni necessarie alla pianificazione dello sviluppo della mobilità elettrica. Prevede l’allestimento di 15 stazioni di ricarica, da collocare in corrispondenza dei principali poli intermodali della città, primo tra tutti la stazione ferroviaria

9. Arte e teatro nelle periferie
La riqualificazione delle aree marginali e degradate, non può che passare attraverso un percorso di rivitalizzazione del tessuto sociale, grazie, in primo luogo, ad occasioni di carattere culturale che coinvolgano e rendano “attori” la popolazione, residente e non.

10. Piano urbano della mobilità sostenibile
Il Comune di Livorno, dopo la partecipazione al progetto europeo BUMP, ha avviato nel 2015 il lavoro di redazione del Pums, dando vita ad un tavolo tecnico-istituzionale a cui hanno aderito gran parte delle associazioni ed enti di rilevanza locale interessati. Il percorso di redazione del Pums, secondo le Linee guida europee, deve essere ciclico continuo e partecipato: dall’ideazione del Piano al monitoraggio e alla valutazione dei risultati, alla ridefinizione partecipata degli obiettivi, che il Comune vorrebbe condurre con particolare riguardo ai quartieri interessati da questo bando per la riqualificazione.


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