Attualità sabato 10 settembre 2016 ore 07:00
Educatrici, il Tar sospende la gara

L'Amministrazione affida temporaneamente l'incarico a Obiettivo lavoro, società che ha presentato il ricorso e seconda classificata
LIVORNO — Il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso d'urgenza la procedura di aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio somministrazione di lavoro temporaneo per asili nido a scuole dell'infanzia comunali, l'amministrazione ha deciso di affidare direttamente l'incarico alla società seconda classificata, Obiettivo Lavoro, che ha svolto questo servizio fino al 30 giugno scorso.
“Questo era l'unico modo che avevamo per tutelare le 53 educatrici che
diversamente non avrebbero potuto entrare in servizio da lunedì –
sottolinea la vicesindaco Stella Sorgente -. E soprattutto per garantire
la regolare apertura di tutti gli asili della città”.
L'affidamento diretto si è reso necessario a causa della decisione presa
l'8 settembre dal Tar di accogliere il ricorso presentato dalla stessa
Obiettivo Lavoro contro l'esito della gara breve promossa
dall'amministrazione e vinta da Tempor Agenzia per il Lavoro Spa.
“Questa vicenda ha del paradossale – attacca Sorgente – il Tar ha preso
la decisione di sospendere l'affidamento alla Tempor prendendo per
buono il ricorso di Obiettivo Lavoro e senza esaminare le carte prodotte
dal Comune. Tutto legittimo, per carità. Ma il risultato è che, per non
creare un disagio alle famiglie, siamo stati costretti ad affidare
temporaneamente il servizio proprio a chi ha presentato il ricorso”.
L'amministrazione ha deciso quindi di affidare in via straordinaria il
servizio a Obiettivo Lavoro fino al 26 settembre. Ma l'incarico verrà
automaticamente revocato nel momento in cui il Tar, che si riunirà in
camera di consiglio il 21 settembre prossimo, dovesse confermare la
piena legittimità della procedura di gara e, conseguentemente, la
vittoria della Tempor.
“Stamattina ho incontrato un'ampia delegazione delle lavoratrici del
settore – conclude Sorgente - Capisco perfettamente la loro
frustrazione e il loro senso di precarietà. Proseguiremo nel confronto
serrato con i sindacati per cercare la via migliore per superare questa
forma di gestione del servizio”.
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