Le fiamme sono divampate nel tardo pomeriggio di ieri. Sul posto i vigili del fuoco e forze dell'ordine. Accertamenti in corso per trovare le cause
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Cronaca martedì 07 ottobre 2025 ore 10:19
Insieme al bar nonostante il divieto del giudice
Una coppia è stata trovata insieme dai carabinieri nonostante il divieto di avvicinamento emesso a tutela della donna. Sono scattati arresto e denuncia
LIVORNO — I carabinieri del Nucle operativo e radiomobile di Livorno hanno arrestato in flagranza di reato un 30enne di origini nordafricane e denunciato in stato di libertà la sua ex compagna, con l'accusa di avere entrambi violato, a vario titolo, il provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Come spiegano i carabinieri in una nota, l’uomo, sottoposto alla misura cautelare dal gennaio scorso, a seguito di presunti maltrattamento verso la donna, era anche stato destinatario di precise prescrizioni, tra cui quella di mantenersi a distanza dalla donna e di non comunicare con lei in alcun modo.
Ma l’uomo, contrariamente a quanto disposto, è stato trovato in compagnia della ex compagna.
Grazie allo spirito di osservazione dell’operatore di Centrale che, tramite le telecamere di pertinenza, ha notato da remoto i movimenti della coppia che per evitare i controlli è entrata all’interno di un bar, è stato possibile il tempestivo intervento di una pattuglia di servizio nel territorio che, giunta sul posto, li ha sorpresi nella flagranza del reato.
Dagli immediati accertamenti dei carabinieri è emerso che i due avevano volontariamente deciso di trascorrere la serata insieme, violando le prescrizioni imposte dalla misura cautelare.
Quindi i militari hanno arrestato il 30enne per violazione del provvedimento cautelare, mentre la donna è stata denunciata in stato di libertà per concorso nel medesimo reato.
Il provvedimento di divieto di avvicinamento, come evidenziano i carabinieri, è finalizzato alla salvaguardia della vittima che non può violarlo, anche se emesso a sua tutela.
L’arresto è poi stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno al termine di udienza per direttissima, che ha disposto per l’uomo l’obbligo di dimora nel comune di Grosseto e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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