Attualità venerdì 01 agosto 2025 ore 06:30
Ambulatorio territoriale per malattie croniche

Prende in via un nuovo servizio sperimentale legato alla integrazione fra assistenza primaria, servizi territoriali e ospedale
LIVORNO — Nella Zona distretto Livornese prenderà il via nel corso del mese di Agosto il progetto sperimentale che prevede l’apertura del servizio di “Ambulatorio Territoriale” ovvero l’implementazione dell'attività del “Medico domiciliare integrato” per la presa in carico delle cronicità.
“Si tratta di un passaggio fondamentale – afferma Cinzia Porrà, direttrice della Zona Distretto Livornese – per lo sviluppo di un modello realmente integrato tra assistenza primaria, servizi territoriali e struttura ospedaliera. Questo Ambulatorio Territoriale sarà uno strumento prezioso per medici e pazienti, perché permetterà una presa in carico tempestiva, coordinata e soprattutto vicina ai bisogni delle persone rafforzando la presa in carico proattiva dei pazienti cronici e favorendo la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. L’Ambulatorio Territoriale avrà ricadute importanti anche per il medico di famiglia - che continuerà a restare il punto di riferimento per il paziente - in quanto grazie a questo servizio potrà avere un supporto clinico immediato da parte di medici specificatamente formati, ma anche contare su una continuità assistenziale garantita tramite altri nodi della rete. Questo comporterà un alleggerimento del carico di monitoraggio e follow-up dei propri pazienti nonché l’accesso a percorsi di formazione e innovazione professionale”.
Il progetto prevede l’attivazione da parte di un servizio diurno assicurato dai medici di assistenza primaria a ciclo orario che grazie alla collaborazione con i dottori di famiglia, le aggregazioni funzionali territoriali (Aft), la centrale operativa territoriale (Cot) e l'Infermieristica di Famiglia e Comunità, si occuperanno di interventi domiciliari e prestazioni territoriali anche a partire dalla fase pre-dimissione ospedaliera.
L’ambulatorio sarà attivo 7 giorni su 7, nella fascia oraria diurna per un totale di 10 ore giornaliere, con sede nella Casa della Comunità di Via Impastato e stretta connessione operativa con la Cot.
Il servizio sarà sia domiciliare sia telefonico, con follow-up post-attivazione e prestazioni territoriali e potrà iniziare dalla fase pre-dimissione.
Avranno inoltre a disposizione strumenti evoluti per assicurare il telemonitoraggio dei pazienti e consulenze specialistiche domiciliari.
“Il progetto che prevede lo sviluppo delle Case di Comunità hub come nodo centrale della rete dei servizi – conferma la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare il ruolo dei professionisti sul territorio nel più ampio contesto di potenziamento della sanità territoriale in linea con il Decreto Ministeriale n. 77/2022 e la Delibera Regionale Toscana n. 1508/2022, che delineano i nuovi modelli organizzativi per l’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale. Vogliamo così rispondere in modo innovativo alle esigenze di cura dei pazienti cronici e fragili, riducendo il ricorso ai ricoveri impropri e garantendo un’assistenza più vicina e personalizzata. Fondamentale nel nuovo progetto sarà il ruolo dei medici di famiglia, il cui ruolo risulta essenziale nella valutazione dei percorsi da attivare rispetto alle esigenze e ai bisogni dei pazienti che hanno in carico, soprattutto nella fase di transizione ospedale – territorio. Il progetto, della durata iniziale di sei mesi, sarà eventualmente rinnovabile previa valutazione dei risultati, e potrà essere esteso ad altri percorsi clinici. Inoltre, costituirà una base operativa per l’attuazione delle Unità di Continuità Assistenziale (UCA), in linea con la Missione 6 del Pnrr”.
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