Cronaca lunedì 27 maggio 2019 ore 12:52
Minaccia e insulta i Carabinieri

Prima li minaccia e li insulta, poi resiste all’intervento. Arrestato dai Carabinieri per resistenza e minacce a pubblico ufficiale
LIVORNO — Nel primo pomeriggio di venerdì scorso, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Livorno, hanno tratto in arresto un cittadino livornese di 43 anni, per i reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
"Alle ore 15:00 circa - hanno riferito i Carabinieri - la locale Centrale Operativa, inviava una pattuglia in Borgo dei Cappuccini, dove era stata segnalata una lite familiare.
Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri constatavano la presenza di personale del 118, intento a prestare le prime cure ad un71enne cardiopatico riverso a terra.
In tale frangente era presente un’altra persona in evidente stato di alterazione psicofisica che, alla vista dei militari dell’Arma, esternava senza motivo epiteti dal chiaro contenuto offensivo e minatorio.
L’uomo, identificato come figlio del 71enne, minacciava i due Carabinieri con tono di voce sempre più alto e aggressivo, venendo trattenuto a fatica da uno dei dipendenti del 118.
Per evitare lo scontro, i due militari intervenuti, indietreggiavano fino al pianerottolo posto fuori dalla porta dell’abitazione, cogliendo l’occasione per identificare le altre persone presenti.
Il 43enne riusciva a divincolarsi dalla presa del personale sanitario, lanciando inspiegabilmente all’indirizzo dei Carabinieri una bottiglia di Coca - Cola in plastica da 2 litri privata di un terzo del contenuto, fortunatamente mancando il bersaglio.
Con fare sempre più aggressivo si avvicinava agli operanti minacciandoli di morte, insultandoli e sputandogli contro, costringendoli ad intervenire per bloccarlo.
Durante le operazioni di ammanettamento, opponendo resistenza, l’uomo feriva lievemente a una mano uno dei due Carabinieri intervenuti.
L’esagitato veniva prima portato al Pronto Soccorso per verificare le ragioni dello stato di agitazione, verosimilmente dovuto ad abuso di alcool e droghe, e successivamente condotto presso gli uffici del Nucelo Operativo e Radiomobile di Livorno per le formalità di rito legate all’arresto.
Al termine, il 43enne livornese, veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale, in attesa del rito direttissimo, a seguito del quale veniva sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria"
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