Cronaca venerdì 29 dicembre 2017 ore 17:16
Niente botti nei luoghi sensibili

Festeggiamenti di fine anno, niente botti nei luoghi sensibili della città. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Filippo Nogarin
LIVORNO — Anche per il fine anno 2017 saranno proibiti i botti in alcuni luoghi sensibili della città. Lo ha stabilito il sindaco Filippo Nogarin con una specifica ordinanza, che richiama al buonsenso.
Il divieto è limitato nel tempo (dalle ore 8 di sabato 30 dicembre alle ore 24 di lunedì primo gennaio) e sarà in vigore in prossimità di:
- ospedali e case di cura e di riposo;
- aree destinate ai giochi dei bambini;
- aree in cui ci sia concentrazione organizzata di persone;
- cimiteri e luoghi di culto;
- aree di sgambatura cani;
- canili e cliniche veterinarie.
I trasgressori potranno incorrere in una sanzione da 25 a 500 euro.
La Polizia Municipale pattuglierà le zone più sensibili della città, così come avvenuto l’anno scorso, quando già durante la prima giornata di controlli (30 dicembre 2016) furono multate e sanzionate 5 persone, di cui una anche denunciata per aver fatto esplodere un petardo vicino alle gambe di una signora.
“Al di là dei divieti – dice il sindaco Filippo Nogarin – voglio lanciare un appello al buonsenso dei cittadini.
Oramai siamo tutti consapevoli di come l’uso dei botti possa mettere a repentaglio l'integrità fisica di chi viene colpito o di chi li maneggia in modo inappropriato. Sappiamo che il rumore intenso e il fumo generato dall'uso di razzi e petardi, nei soggetti più fragili è motivo di forte stress, e che si crea disorientamento e panico agli animali, oltre che possibili danni all’apparato uditivo.
Anche l’assessore comunale alla tutela degli animali, Andrea Morini, si unisce a questo appello:
“Non si può disconoscere una problematica che riguarda tutta la fauna domestica e selvatica presente sul nostro territorio. La maggior parte degli animali di affezione prova addirittura terrore nel sentire il forte rumore causato dai botti, arrivando non di rado a scappare dalle abitazioni, con il rischio di non tornarci più."
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