Economia venerdì 24 marzo 2017 ore 17:30
Porto, settore trainante ma la crisi resta

Nidil e Filt Cgil: "Si rispetti quanto previsto dal patto per il lavoro”. Pressing dei sindacati su imprese e istituzioni
LIVORNO — “Dopo anni difficili nell'ambito portuale si muovono timidi segnali di aumento dei traffici e anche l'occupazione dà tenui segnali di ripresa – si legge in una nota di Nidil e Filt Cgil- Alcune imprese portuali, infatti, hanno fatto assunzioni o si preparano a farle. In porto, però, permane tutt'ora un gruppo di lavoratori , quelli di Lucarelli Terminal Livorno, in cassa integrazione da mesi che rischiano di perdere il posto di lavoro già nei prossimi giorni e altri che vivono da anni stretti nella morsa dell'incertezza e della precarietà, i lavoratori di Intempo, l'agenzia interinale che somministra i lavoratori ad Alp”.
“Come Nidil e Filt - proseguono le segreterie - crediamo che questa forza lavoro già professionalizzata e formata sulla sicurezza, sia una risorsa importante per tutto il porto e che sia corretto, oltre che vantaggioso, che le imprese operanti in area portuale coinvolgano prioritariamente tali lavoratori nei processi di selezione e assunzione del personale”.
Le due categorie da un lato puntano alla stabilizzazione, anche attraverso l’assunzione all’interno delle stesse agenzie interinali, dall'altra si rivolgono a imprese e istituzioni per "Un patto sociale più stringente".
“Il tavolo per il lavoro deve essere aggiornato – puntualizzano i sindacati – per far sì che i lavoratori e le lavoratrici dell’articolo 17 e i somministrati interinali diventino il bacino di professionalità da cui si attinga prioritariamente in caso di aumento degli organici, fatti salvi esuberi e crisi delle imprese”.
"La soluzione delle eventuali crisi non legate a cali di traffico, il consolidamento delle buone pratiche di gestione della formazione e delle assunzioni possono generare un modello di sviluppo positivo di cui la città tutta ha disperatamente bisogno. Non esistono obblighi di legge in tal senso – concludono le due categorie della Cgil – ci chiediamo quindi se la città di Livorno sia in grado di rispondere a questo appello, noi come sempre saremo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori".
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