Attualità martedì 06 settembre 2016 ore 17:45
Cinquecento euro al mese per i disoccupati

Per chi ha perso i benefici della cassa integrazione o dell'Aspi nel 2016 sono in arrivo 500 euro per 12 mensilità o il prolungamento della cassa
TOSCANA — Una boccata di ossigeno per i lavoratori toscani delle aree di crisi di Livorno e Piombino. Per chi ha perso o perderà i benefici della cassa integrazione o dell'Aspi (l'assicurazione sociale per l'impiego) nel corso del 2016 sono in arrivo una quota dei 235 milioni stanziati a livello nazionale ed in grado di garantire loro 500 euro per 12 mensilità o il prolungamento della cassa integrazione.
La
decisione è stata presa questa a Roma nel corso
dell'incontro che il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha avuto
con i rappresentanti delle Regioni che hanno aree di crisi
industriale complessa e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
La Regione Toscana ha deciso, in attesa che il ministero dello sviluppo economico convochi un
tavolo anche per le altre aree di crisi non complesse, di estendere
i benefici ottenuti anche a quelle di crisi regionale, cioè all'area
apuana e a quella amiatina, utilizzando fondi regionali.
Il
provvedimento riguarderà i circa 11.500 lavoratori licenziati a
Piombino e Livorno, mentre il numero di quelli che nel 2016
perderanno o hanno già perduto i benefici della cassa integrazione verrà definito
d'intesa con i sindacati e con l'Inps. Stesso discorso per quelli le
cui aziende si trovano sull'Amiata e in provincia di Massa
Carrara.
Le
Regioni avranno due settimane di tempo per far pervenire al Ministero
le loro richieste economiche e successivamente il ministro ripartirà
e assegnerà i fondi. Ogni lavoratore potrà godere di un massimo di
12 mensilità e il beneficio si interromperà in caso di rientro al
lavoro.
Sia il presidente Rossi che l'assessore alla formazione e al lavoro, Cristina Grieco, presente alla riunione, si sono dichiarati molto soddisfatti per aver ottenuto un provvedimento fortemente voluto e richiesto dalla Toscana che è capofila delle Regioni sulle questioni del lavoro e che per molti mesi si è battuta per raggiungere questo risultato.
Per favorire il reinserimento dei lavoratori che nel 2016 hanno perso o perderanno i benefici della mobilità e dell'Aspi, il ministero ha chiesto alla Regioni di destinare una quota aggiuntiva pari al 20 per cento dello stanziamento nazionale alla predisposizione di percorsi di formazione e di politiche attive volte a favorire il reinserimento lavorativo di coloro che sono stati licenziati o messi in mobilità.
Alle Regioni spetta dunque di mettere complessivamente a disposizione a livello nazionale 30 milioni di euro.
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