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Attualità martedì 22 dicembre 2015 ore 17:50

Lavoro sicuro nei porti, un protocollo

L'impegno dei prossimi anni per Carrara, Livorno e Piombino: accrescere la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori



FIRENZE — Lavoro sempre più sicuro nei tre porti toscani di Carrara, Livorno e Piombino. E' l'obiettivo del protocollo firmato oggi in Regione dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e dai rappresentanti di autorità portuali, sindaci, Asl, sindacati, Inps, Inail, Vigili del fuoco, e tutti gli altri enti coinvolti nella questione della sicurezza del lavoro portuale.

"La sicurezza dei lavoratori - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - è uno degli impegni prioritari della Regione Toscana. E parlando di sicurezza, tutte le operazioni portuali hanno una particolare complessità e necessitano di un'attenzione speciale. Tutti i firmatari di questo protocollo, e la Regione per prima, si impegnano a mettere in atto tutte le misure e le iniziative di propria competenza per garantire a chi lavora nei porti il massimo livello di salute e di sicurezza possibile, promuovere la cultura della sicurezza sia nelle imprese che nei lavoratori, che nelle istituzioni. Decisivo l'apporto delle forze sindacali - ha aggiunto l'assessore - che ci aiuteranno nella formazione, sulla quale la Regione ha investito 30mila euro. Ma voglio ringraziare tutti: senza l'apporto di tutti non si riuscirebbe a dare risposte su un tema così importante come la sicurezza del lavoro".

Nei tre porti toscani di Carrara, Livorno e Piombino, nei prossimi anni la priorità sarà quella di accrescere la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, sviluppando la cultura e la pratica della sicurezza delle imprese e dei lavoratori. Nel caso del porto di Piombino il protocollo dovrà vedere la sua applicazione insieme a tutte le altre attività poste in essere per il rilancio e la competitività industriale e portuale.

La Regione Toscana e tutti gli enti preposti al controllo dovranno concentrare le proprie azioni nell'ottica del coordinamento e attraverso modalità di continuo interscambio con le imprese, i lavoratori e le loro rappresentanze e dando contemporaneamente attuazione in modo efficace e puntuale alle norme in essere nelle specifiche realtà dei porti.

Tra i principali obiettivi, quello di accrescere i livelli di formazione dei lavoratori e degli operatori in materia di sicurezza; rendere più efficace l'attività di indirizzo, prevenzione e controllo degli enti preposti.

"Un altro settore che desta molta preoccupazione - ha aggiunto ancora Stefania Saccardi - è quello del marmo, in cui recentemente abbiamo contato incidenti e morti. Stiamo predisponendo un atto ricognitivo da portare in giunta, per capire, settore per settore, tutti gli interventi che possiamo mettere in atto per rendere il lavoro sempre più sicuro".


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