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Cronaca mercoledì 24 luglio 2024 ore 07:55
Finti club nautici, 200mila euro di redditi omessi

La Guardia di finanza ha scoperto che dietro ad alcune associazioni sportive c'erano vere e proprie attività commerciali con affitto posti barca
LIVORNO — Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno in sinergia con la locale Stazione Navale hanno concluso un complesso servizio di polizia economico-finanziaria, coordinato dai sovraordinati Comando Provinciale e Reparto Operativo Aeronavale nell’ambito delle indicazioni strategiche del Comando Regionale Toscana, che ha permesso di constatare come alcuni degli enti non commerciali labronici attenzionati, Circoli Nautici/Associazioni Sportive Dilettantistiche (asd) fossero, in realtà, delle vere e proprie attività produttive ovvero marinerie attrezzate, profondamente integrate nel tessuto economico e sociale cittadino del quartiere “Venezia”, che strumentalizzavano la loro veste associativa giuridica per esercitare, nella realtà, una vera e propria attività commerciale – ovvero l’affitto di posti barca –, beneficiando indebitamente delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali.
Si è proceduto pertanto alla loro riqualificazione giuridica in enti commerciali, al recupero a tassazione di elementi positivi di reddito non dichiarati pari a 191.609,00 euro, a proporre conseguentemente la revoca della concessione demaniale di cui erano titolari, alla segnalazione per l’eventuale ricalcolo dei canoni concessori, e alla comminazione della sanzione amministrativa di cui all’art. 1164 del Codice della Navigazione.
L’operazione 'Dark Ditch”, svolta dai finanzieri del comparto territoriale con quello navale, nasce con l’obiettivo di tutelare il distretto “turistico-balneare”, oltre a prevenire e contrastare le pericolose conseguenze sia in termini di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che rispettano la normativa fiscale, sia di minori entrate erariali derivanti dalla strumentalizzazione della veste di “ente non commerciale”, da parte di quegli operatori economici che, occultamente, svolgono invece una vera e propria attività commerciale.
L’operazione si è concretizzata con la verifica delle condizioni previste dagli statuti dei Circoli Nautici/Associazioni Sportive Dilettantistiche (A.S.D.) oggetto dei controlli e dei requisiti richiesti per fruire delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali, nonché la corretta applicazione delle norme in materia di canone Demaniale ai sensi degli artt. 36 e seguenti del “Codice della Navigazione” e del rispetto di quanto previsto dagli atti concessori.
I target dell’operazione “Dark Ditch" sono stati selezionati dopo un’attenta analisi integrata del contesto socio – economico del territorio labronico, caratterizzato da una rete di canali, i cosiddetti fossi.
Tali approfondimenti, effettuati in sinergia con la Stazione Navale di Livorno, hanno consentito di mappare direttamente sui fossi gli enti non commerciali che forniscono servizi di ormeggio/posti barca ai loro soci, interessando, con specifici controlli ed ispezioni sul posto, 8 soggetti giuridici che presentavano, maggiori alert di rischio.
In buona parte dei casi è stato constatato come lo specchio acqueo dato in concessione alle associazioni nautiche ed enti non commerciali fosse destinato, non allo svolgimento dell’attività sportiva resa senza fini di lucro nei confronti dei soci, bensì ad ospitare le imbarcazioni di imprenditori, titolari di ditte individuali o di società, aventi quale oggetto sociale corsi per il conseguimento della patente nautica, corsi di vela, vacanze in barca a vela, noleggio con o senza skipper delle imbarcazioni, previa prenotazione delle stesse tramite “contatto privato”.
Per tali motivi, oltre ad avviare la procedura per proporre la revoca della concessione demaniale, la revisione dei canoni concessori e la comminazione della sanzione amministrativa di cui all’art. 1164 del Codice della Navigazione, si è proceduto alla riqualificazione in enti commerciali dei suddetti Circoli Nautici/Associazioni Sportive Dilettantistiche (A.S.D.) sottoposti a controllo e alla ricostruzione dei ricavi non dichiarati derivanti dall’esercizio dell’attività d’impresa ammontanti complessivamente a circa 200.000,00 euro.
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