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Lavoro sabato 08 novembre 2025 ore 18:00
Crisi Pierburg, Mimit convoca tavolo

Il segretario generale Fiom Cgil Livorno Massimo Braccini: "È necessario assicurare continuità produttiva, occupazionale e industriale".
LIVORNO — A seguito della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Pierburg di Livorno e delle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, è arrivata la convocazione del tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Mimit, fissato per il 25 Novembre.
Lo ha reso noto Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Livorno.
"Si tratta di un primo risultato importante, che conferma la determinazione e la compattezza dimostrata in queste settimane dalle lavoratrici e dai lavoratori. - ha dichiarato Braccini - Lo sciopero di giovedì scorso ha registrato un’adesione massiccia, segnale chiaro della consapevolezza e della volontà collettiva di difendere il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento. Da mesi chiediamo chiarezza sulle motivazioni del passaggio societario, la presentazione di un piano industriale serio e dettagliato, la garanzia di tutti i contratti e dei livelli occupazionali, insieme al rispetto delle norme anti-delocalizzazione".
"Le lavoratrici e i lavoratori hanno già dato prova di responsabilità, accettando sacrifici e affrontando periodi di solidarietà: ora è indispensabile che anche l’azienda e le istituzioni diano risposte concrete, con impegni chiari e verificabili. - ha proseguito Braccini - L’assemblea ha approvato lo stato di mobilitazione permanente fino a quando non sarà fatta piena chiarezza sul futuro dello stabilimento. Nel frattempo, abbiamo già costruito il coordinamento nazionale con gli altri siti italiani del gruppo, a partire da Lanciano, per unire le forze e affrontare la vertenza in modo unitario. Questo è un passaggio fondamentale per garantire che la discussione non riguardi un singolo territorio, ma l’intera presenza industriale in Italia. La convocazione al Mimit rappresenta un passo avanti importante, ma non sufficiente".
"Occorre che il Governo, la Regione Toscana e le istituzioni locali assumano un ruolo attivo, vigilando sulla trasparenza dell’operazione e garantendo che non venga disperso un presidio produttivo strategico per Livorno e per il sistema metalmeccanico nazionale. È necessario assicurare continuità produttiva, occupazionale e industriale, perché il futuro della Pierburg non può essere deciso senza il pieno coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze", conclude Braccini.
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