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Lavoro mercoledì 12 marzo 2025 ore 17:00

Lavoratori Faldo, incontro col Prefetto

Il Prefetto Dionisi con i sindacati

Il Prefetto si è impegnato a convocare le aziende coinvolte e un tavolo più ampio con aziende e istituzioni del territorio



LIVORNO — Il Prefetto di Livorno ha incontrato ieri mattina una delegazione di lavoratori della HcLog insieme ai rappresentanti dei sindacati UIL, CISL, CGIL, UILTRASPORTI e FILT CGIL, impegnati in una mobilitazione per il rischio di perdita di 67 posti di lavoro a seguito della risoluzione del contratto di appalto con Autotrade Logistics.

L’incontro, come spiegano dalla Prefettura in una nota, è stato un’occasione di ascolto e confronto, durante il quale il Prefetto ha espresso la sua vicinanza ai lavoratori e la volontà di attivare tutte le leve istituzionali per affrontare la crisi in atto.

Il Prefetto ha rassicurato i lavoratori impegnandosi a convocare, immediatamente, l’impresa HC Log, oltre ad Autostrade Logistics, per esortarla ad adottare scelte dettate dall’etica sociale che deve essere sempre posta alla base di un sistema imprenditoriale efficiente ed efficace. 

In concreto, il Prefetto vuole spingere HC Log a garantire la prosecuzione del contratto di lavoro almeno fino alla sua naturale scadenza che è prevista nel mese di novembre, fornendo così risposte certe riguardo alla durata effettiva del loro rapporto di lavoro.

In questo modo, Autotrade Logistics avrà il tempo adeguato per coinvolgere il nuovo soggetto industriale che subentrerà nella gestione dell’Autoparco Il Faldo. Il ruolo della Prefettura in questo ambito è proprio quello di governare il complesso processo di assestamento imprenditoriale che richiede sempre un congruo periodo di adattamento.

A tal proposito il Prefetto ha aggiunto: "Le istituzioni hanno il dovere di farsi garanti del dialogo e della ricerca di soluzioni. Questo tavolo dovrà essere l’occasione per valutare tutte le opzioni disponibili: dal coinvolgimento di nuovi soggetti industriali alla ricerca di strumenti per favorire la continuità occupazionale. Serve un impegno congiunto, pubblico e privato, per evitare che questa crisi si traduca in una ferita sociale difficile da rimarginare."

Il benessere del territorio parte dall’etica sociale che garantisce una tutela qualitativa e quantitativa dell’occupazione. In un contesto di crisi mondiale del settore automotive, incontri come quelli odierni, sono occasioni importanti per cercare di sanare le storture di un sistema che rischia di collassare. 

"Comprendo e condivido le preoccupazioni dei lavoratori e delle loro famiglie. La perdita di 67 posti di lavoro non è solo un dramma personale per chi rischia di restare senza occupazione, ma rappresenta anche un segnale di allarme per l’intero territorio. Il nostro obiettivo deve essere quello di costruire un percorso di tutela occupazionale, valutando ogni possibile soluzione con senso di responsabilità e concretezza", ha aggiunto il Prefetto.

Nel corso dell’incontro, in un quadro strategico più ampio, il Prefetto ha sottolineato come il settore della logistica e del trasporto merci rappresenti un asse strategico per l’economia di Livorno e del suo porto.

"Non possiamo permettere che scelte aziendali diventino focolai di una crisi sociale. È necessario un approccio pragmatico e responsabile per garantire stabilità ai lavoratori e al comparto logistico. Per questo, oltre al confronto tra le parti, ci attiveremo affinché anche la Regione e il Ministero del Lavoro possano contribuire a individuare misure di sostegno e possibili strumenti di salvaguardia occupazionale."

Per questo motivo, in una più ampia prospettiva economica e sociale, il Prefetto ha annunciato la convocazione di un tavolo istituzionale allargato che coinvolgerà Autotrade Logistics, l’Autorità Portuale, i sindaci dei comuni interessati, i rappresentanti sindacali e tutti i soggetti che possono contribuire a individuare soluzioni percorribili per scongiurare il rischio occupazionale.

Dionisi ha concluso rinnovando l’appello alla responsabilità di tutte le parti coinvolte, affinché il dialogo sia costruttivo e porti a risultati tangibili per i lavoratori e per il territorio.


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