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Attualità domenica 13 novembre 2016 ore 14:47

Le Ville di Monterotondo

Un patrimonio di grande valore nelle colline che circondano Livorno, purtroppo oggi degradato e che ancora attende il recupero



LIVORNO — La Cappella Scafurno-Calamai di Monterotondo ha accolto un dibattito per fare il punto, curato da Fosco Cavallini, su cinque ville che la circondano: DiVestea, Morazzana, Maurogordato, Rodocanacchi e Dupouy.

Una notevole serie di slides-fotografie degli angoli più belli e quelli più abbandonati, sono state illustrate per descrivere sia i fasti antichi delle famiglie che le hanno fatte costruire alla fine del ‘700, sia le condizioni di degrado di oggi.

Fosco Cavallini è un esempio di come un privato abbia salvato un bene come la cappella Calamai abbandonata da oltre 25 anni .

Il restauro ha rispettato ogni particolare della originaria architettura della chiesetta e la nuova destinazione a studio professionale ha dato vita all’insieme creando un‘atmosfera consona al luogo.

Dal 2002 Livorno ha così di nuovo la cappella viva e visitabile, al centro di una vasta area punteggiata di ville abbandonate o semi usate. 

L’associazione culturale Osservatorio di Monterotondo ha deciso di tornare ancora sul tema urbanistico della zona collinare ed est della città .

E l’ha potuto fare anche in virtu’ di un lunghissimo lavoro certosino di due donne appunto, Arianna Orlandi e Roberta Gini autrici del prezioso volume edito da Pacini ‘’La Cappella di Scafurno a Monterotondo’’, sottotitolo: Il territorio, le origini, la storia.’’ presentato al pubblico nella sala dei Granai di Villa Mimbelli nel marzo 2014.

Vari i relatori al convegno: Aurelio Benocci, Leonardo Bertelli, Michelangelo Lucco, Mariella Calabresi, Andrea Necor, Fulvio Bondi, Libero Michelucci , Roberta Gini, tutti professionisti, ingegneri e architetti, che hanno ripercorso le vicende delle proprietà ed i vari tentativi di nuovi utilizzi delle costruzioni.

Ne è venuto fuori un quadro assai critico della capacità delle proprietà pubbliche . - Comune, Provincia, Asl e Regione -  di curare un patrimonio di grande valore e potenzialità.

Sulle potenzialità infatti si sono soffermati i relatori per ricordare sia alcune proposte già elaborate ma non realizzate relative alle singole ville, sia per indicare alcune idee di massima che saranno oggetto di altre iniziative e che guardano all’insieme delle ville e della vasta area sulla quale insistono. Idee derivate dalla prevalente destinazione sanitaria (cura e riabilitazione) , molto apprezzata in un recente passato e che ben potrebbe caratterizzare progetti futuri.


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