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Cronaca martedì 05 ottobre 2021 ore 08:20

Addio a Franco Mazzantini, pilastro del rugby

Sport cittadino in lutto per la scomparsa dell'ex rugbista, scomparso a 84 anni. Il cordoglio del Rugby Livorno: "Una vera istituzione"



LIVORNO — Gravissimo lutto per lo sport cittadino. E' morto a 84 anni Franco Mazzantini, tre 'caps' in nazionale tra il 1965 e 1967. "Una vera istituzione del rugby livornese" come lo ricorda il Rugby Livorno, che in una nota esprime cordoglio per la sua scomparsa.

"Negli ultimi 70 anni - scrivono dal club- ha rappresentato l’anima dello sport della palla ovale labronica e non solo. È stato giocatore di mischia (pilone e terza linea) nel Rugby Livorno, nel Rugby Buscaglione (poi Cus Roma) e nella squadra militare dell’Esercito a Napoli, allenatore (Rugby Livorno, Fides Rugby Livorno e Casale sul Sile) e dirigente. Ha avuto tra i suoi allievi, oltre al figlio Matteo, altri atleti che poi si sono ritagliati spazio in nazionale: da Massimo Goti a Marzio Innocenti, da Andrea De Rossi a Stefano Saviozzi, oltre a centinaia di ragazzi nazionali giovanili".

Il Rugby Livorno lo ricorda rievocando la cerimonia che si tenne in suo onore proprio nella città dei Quattro Mori, il 7 giugno 2015. Durante la festa andò in scena con un flash mob a insaputa dello stesso protagonista, con centinaia di  giocatori, giovani e meno giovani, suoi ex compagni di squadra, provenienti da tutta Italia. "Tutti quanti pronti a indossare un basco commemorativo per rendergli il tributo e consegnargli un trofeo di ringraziamento - ricorda il club - Il trofeo fu consegnato da Marzio Innocenti, all'epoca presidente del comitato regionale Veneto della Fir e attualmente presidente Fir, uno degli ex “bimbi” di Franco, alla presenza di una folla che intonò più volte il “grido di battaglia” tipico del Mazzantini: batàn, batàn, batàn. Una lettera di ringraziamento fu infine letta e consegnata da Fabrizio Bernini, ex giocatore del Rugby Livorno e organizzatore dell’omonimo Memorial dedicato al figlio Alessandro, giocatore prematuramente scomparso nel 2009. La serata, che ebbe tanti momenti di commozione e ricordi, si concluse con un terzo tempo nel corso del quale fu proiettato un video con i momenti più significativi della carriera di Franco. Alla fine della proiezione del video, Mazzantini regalò ai molti presenti ancora un prezioso insegnamento: nello sport e nella vita può capitare a chiunque di piangere ma l’importante è farlo stando in piedi, con la schiena dritta”.


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