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venerdì 13 dicembre 2024

INCONTRI D'ARTE — il Blog di Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci è nato Pontedera e vive a Calcinaia. Giornalista e critico ha pubblicato numerosi volumi sul cinema e sull’arte. Tra le sue pubblicazioni “Paolo e Vittorio Taviani , la poesia del Paesaggio”, editore Gremese. Ha diretto la rivista letteraria Ghibli ed ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche. Attualmente è funzionario della Regione Toscana.

​Con gli occhi di Van Gogh: conversazione con Andrea Martinelli

di Riccardo Ferrucci - lunedì 14 dicembre 2020 ore 07:30

Andrea Martinelli con la figlia

Andrea Martinelli, nasce a Prato il 12 marzo 1965. Diplomato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, nel 1988 vince il Premio “Tito Conti”, con il quale l’Accademia delle Arti del Disegno gli assegna, come borsa di studio, un prestigioso atelier in piazza Donatello a Firenze, per cinque anni. Dal 1992 al 1993 dipinge con grande intensità una serie di opere dal titolo “Senescenze”, che attirano l’attenzione del critico e storico dell’arte Giovanni Testori, opere che verranno esposte prima a Firenze presso l’Accademia delle Arti del Disegno, poi a Milano alla Compagnia del Disegno. Sarà l’inizio di una serie di mostre personali e collettive in sedi pubbliche e private molto importanti, sia in Italia che all’estero. Tra le personali, la mostra al Parlamento Europeo di Strasburgo nel 2001, la retrospettiva al Museo Frissiras di Atene nel 2002, la mostra Il volto e l’ombra al Museo della Permanente di Milano nel 2005, alla Fondation Rustin di Anversa nel 2006, allo Scheringa Museum di Amsterdam; la retrospettiva al Panorama Museum di Bad

Frankenhausen in Germania nel 2006; e nel 2011 la mostra Presente! al Museo Pecci Di Milano. Nel 2019 a Carrara l’importante mostra antologica “Storie di uomini e ombre”. Nel 1999 è stato invitato alla XIII Quadriennale di Roma e alla Biennale Arte di Venezia nel 2003 e nel 2011. Tra i vari riconoscimenti e premi: 1997 XXVII Premio Suzzara; 1999 Premio acquisto Camera dei Deputati in occasione della XIII Quadriennale di Roma; 2001 XXV Premio Internazionale “Le Muse”, Firenze. Dal 2004 è membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze

La prima domanda è relativa alla tua recente mostra dedicata a Van Gogh dove hai realizzato dei dipinti dedicati a celebri personaggi del mondo del pittore olandese.

L’idea è nata dal curatore della mostra Marco Godin che ha chiamato dieci artisti per reintepretare il mondo del grande pittore olandese. Nel mio caso dovevo realizzare delle opere che ricreano il mondo di Van Gogh attraverso alcuni celebri ritratti, perché, nella mia storia pittorica, ho dedicato un’attenzione particolare al volto umano e al ritratto. E’ stata una esperienza meravigliosa. Ma io sono rimasto me stesso, applicando tecnica e personale modo di esprimermi con i pennelli. Quindi non mi sono mai sognato di parodiare Van Gogh, ma piuttosto gli ho reso omaggio nell’intento di rievocare il suo mondo lasciando intatto il mio.

Un’altra curiosità è la collaborazione con tua figlia che ha vestito i modelli con abiti d’epoca.

E’ una collaborazione nata per caso. All’inizio ho cercato volti e personaggi che mi potevano ricordare i personaggi dipinti da Van Gogh, però c’era la difficoltà di vestirli con abiti d’epoca. Mi venuta in soccorso mia figlia che la fa la costumista teatrale ed è riuscita a realizzare dei costumi adatti partendo dai dipinti di Van Gogh. L’idea è piaciuta molto al curatore che ha inserito in mostra e in catalogo i costumi realizzati.

Nel 2019 hai realizzato una grande mostra a Carrara “Storie di uomini e ombre”. Come nata questa esposizione?

L’idea è stata del critico Natali che mi segue da tempo e che ha voluto realizzare una antologica completa del mio lavoro. Ho rintracciato molte mie opere dai collezionisti e credo sia la mostra che presenta il mio lavoro in modo più completo.

A parte questo omaggio attuale ti senti vicino al lavoro di Van Gogh?

Credo che Van Gogh sia un autore molto amato non solo per la sua pittura, ma anche per la sua vita. Mio padre mi portava quando ero bambino i libri di autori importanti, da Leonardo a Van Gogh. Tra l’altro c’è un film sulla vita di Van Gogh, interpretato da Kirk Douglas, “Brama di vivere” che mi ha fatto amare questo autore e lo ha reso un personaggio universalmente noto. Il fatto che mi avvicina molto a Van Gogh è la sua ricerca della vita e della verità, un elemento che sostiene da sempre la mia pittura.

Nel testo di Natali si fa un riferimento a Shining e all’isolamento dello scrittore. La solitudine è anche una condizione del tuo lavoro?

Credo che la solitudine sia una condizione necessaria per una reale e autentica creazione, non credo a scuole e correnti. Credo che l’artista debba vivere nel suo piccolo mondo e non si deve far distrarre dagli eventi esterni. L’artista per trovare se stesso deve isolarsi.

Stai già lavorando a progetti futuri?

Progetti ne ho molti, ma oggi diventa tutto più difficile. Ho in cantiere una grande mostra in Svizzera curata da Mario Botta. Il grande architetto ha donato un museo alla città di Mendrisio, il museo si chiama “Il teatro dell’architettura” e vorrebbe presentare in questa sede prestigiosa una mia mostra. Sto già lavorando per questa esposizione realizzando delle opere nuove di grandi dimensioni.

In questo periodo di blocco di rapporti umani causati dal Covid sei stato in grado di lavorare o ciò ti ha condizionato?

Io vivo in un piccolo loft, dove c’è anche il mio studio. Quindi io sono da sempre in quarantena e in questo anno non ho avvertito un grande cambiamento nella mia vita, sono stato rinchiuso nel mio spazio per lavorare ai dipinti su Van Gogh, quindi i miei tempi di vita non sono cambiati con l’arrivo del Covid.

Riccardo Ferrucci

Articoli dal Blog “Incontri d'arte” di Riccardo Ferrucci