Nonsense, doppi sensi e paradossi
di Libero Venturi - domenica 03 settembre 2017 ore 11:04
DIZIONARIO MINIMO
Bozza scorretta
È importante opporsi alla perdita di senso e ricercare nell’esistenza, nelle cose, nella società in cui viviamo, un significato, una direzione, quantomeno un sentimento. Naturalmente ogni ripresa di senso presuppone, per contro, anche la capacità di affrontare il ”nonsense”, il paradosso, il doppio senso. Eccone alcuni esempi alla rinfusa o, come si dice oggi per darsi un tono, random. Alla sanfasò, scriverebbe Camilleri. Insomma così come vengono, a cazzo di cane. Ecco l’ho detto.
Un programma su internet: «Ehi! Abbiamo, nuove idee per te su animali selvaggi e Jennifer Lopez». Testuale. O me lo sono sognato?
«Sorridi sei su Vodafone Happy!» Un tempo era sorridi, sei a “Specchio Segreto” -grande Nanni Loy, indimenticabile episodio, “La zuppetta”- oppure su “Candid Camera”, ma deve essere la stessa cosa o, piuttosto, un aggiornamento informatico e peggiorativo del programma.
Due perle sulla Rai. Rai 1: «”Il paradiso delle signore” è chiuso per ferie, ma si riapre a settembre». Le signore possono anche attendere. Rai 3: «”Chi l’ha visto” va in ferie, ci rivediamo a settembre». E chi s’è visto, s’è visto. Le ferie comunque non si toccano.
Visto in tivvù. Villa con parco. Una bambina, correndo verso la madre che sistema i fiori sulla tavola apparecchiata in mezzo al verde: «Mamma, mamma! Vorrei una colazione leggera, ma decisamente invitante che possa coniugare la mia voglia di leggerezza e golosità». La madre: «Non esiste una colazione così, cara! Possa un asteroide colpirmi, se esiste». Un gigantesco asteroide, infuocato e fumante colpisce e schiaccia la mamma, uccidendola all’istante. Il fotogramma successivo comunica che “La pubblicità riprenderà il più presto possibile” e annuncia: “Colazione golosa e leggera? Certo che sì, è Buondì!”. Nel sequel anche il babbo, che pure negava i desiderata della figlia, farà la stessa fine. E, sembra, anche il postino per analogo motivo. Se tutto verrà confermato, abbiamo un incidente mortale sul lavoro -il primo di uno spot pubblicitario- e un’orfana in più sulla Terra, minacciata da una pioggia eccezionale di meteoriti. Una pubblicità progresso, divulgativa e molto educativa: guai ad essere disinformati e, sopratutto, mai nascondere la verità ai bambini! Roba da matti.
Bisognerebbe chiedere alla splendida Cindy Crawford, che fa pubblicità in televisione ad una nota acqua oligominerale italiana, cosa intende esattamente quando dice: «la prima volta che sono venuta in Italia mi sono innamorata». Voce del verbo venire: to come. È come quando un certo presidente americano con la stagista sotto il tavolo, telefonava alla moglie alla Casa Bianca per dirle «vengo, butta la pasta»?
Il triangolo amoroso? Riprovevole. Quantunque, se tre è il numero perfetto ci sarà pure una ragione... Come ci sarà il suo perché, se uno si chiama Petagna. Magari poi sarà anche il migliore di tutti, ma intanto agli Europei di calcio under 21 siamo partiti svantaggiati. Infatti.
È morto George Romero, girò ”La notte dei morti viventi”. È proprio morto? Speriamo che almeno lui non resusciti.
Risposta a Stephen Hawking: non solo siamo soli nell’universo, ma se, per il calcolo delle probabilità, incontrassimo qualcuno, capace sarebbe un essere asessuato che si riproduce solo per partenogenesi. E sono certo vorrà litigare e comandare comunque. Un film già visto. Ciò che rischia di rendere, tutto sommato, inutile la ricerca spaziale.
Il mondo è fatto di persone e le persone si dividono in due categorie: quelli che portano il ”bon per la pace” a cui avrei sempre voluto e dovuto appartenere, se avessi avuto cervello e quelli che se gli chiedi ”hai problemi” rispondono ”no, ma li cerco” di cui, qualche volta, mi sarebbe anche piaciuto far parte, se avessi avuto il fisico. Deve essere, mi dispiace dirlo, qualcosa che ha a che fare con “la volontà di potenza” di Nietzsche.
È bello, nobile e moderno aver dato quest’anno ai ragazzi, come prova degli esami di maturità, un tema su una poesia di Giorgio Caproni, senza averglielo mai insegnato, durante l’anno scolastico. Risponde esattamente all’aggiornamento di cui ha bisogno la scuola, anche in ambito letterario. Hanno selezionato una lirica intitolata ”Versicoli quasi ecologici”, dalla raccolta ”Res amissa” (Cosa perduta), dedicata alla natura. Personalmente avrei preferito che di Caproni avessero scelto: ”Non chieder più./ Nulla per te qui resta,/ non sei della tribù,/ hai sbagliato foresta.”: ”Cabaletta dello stregone benevolo”, da ”Il muro della terra”. Altrettanto attuale, visti i tempi. Ma Caproni chi era? Intanto, seppur per breve tempo, su Wikipedia, è divenuto ”il più bestemmiato” del 21 giugno 2017, il giorno degli esami: uno dei grandi poeti del 900! Un bel servizio reso alla letteratura, non c’è che dire. Era meglio se continuavano a dimenticarselo.
Impareggiabile è stata anche la prova di matematica per la maturità del liceo scientifico. Calcolare con una funzione le caratteristiche di una pedana da utilizzare se si vuole pedalare con una bici che ha le ruote quadrate. A meno che uno non risolva la quadratura del cerchio e quindi la cerchiatura del quadro, con una bicicletta del genere si potrebbe pedalare solo su un terreno ondulato. Tanto il quesito, quanto la soluzione ad una prima analisi sembrerebbero alquanto astrusi, eccentrici e di scarsa applicabilità se non, forse, su un altro pianeta con le caratteristiche di cui sopra. Ma invece hanno un senso anche sulla Terra: le strade pubbliche sono sempre più dissestate, le manutenzioni sempre più scarse e i matematici sempre più fuori di cervello. Non che io sia tanto più a posto, quanto a comprendonio, ma, per dirla con Venditti, ”la matematica non sarà mai il mio mestiere”. Quantunque, se la mia bici avesse avuto le ruote quadrate, forse non me la fregavano.
La morte della politica. La politica a volte non fa quello che dice o non dice quello che fa. Altre, più semplicemente, non sa quello che dice, né quello che fa. Quasi meglio allora se non fa e non dice. Ma allora chi sa, chi fa e chi dice? E che cosa?
Se presi come eccezioni all’acquisizione di senso o in contrasto al conformismo dilagante, hanno ragion d’essere i nonsense. Sono paradossali, come i doppi sensi. Non vogliono dire un cazzo, ma funzionano: proprio per questo funzionano. Fanno ridere, anche se in realtà non dovrebbero e, sopratutto non vorrebbero. Ma questo è il miglior modo per far ridere: non volerlo fare.
Pontedera, 3 Settembre 2017
Libero Venturi